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Gianluigi Buffon Tottenham JuventusGetty Images

Buffon-Juventus, l'ora è vicina: i segnali portano al ritiro

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Non devo riflettere perché le riflessioni le ho già fatte e combaciano con quelle del presidente. Però non parliamone ora, non è il momento giusto: abbiamo tante cose in ballo come Juventus”. Mai banale Gianluigi Buffon, ancora tonico in porta e, soprattutto, lucido davanti alle telecamere. Si può parlare di leggenda vivente, di unità di misura per valutare la bravura tra i pali. Perché l'estremo difensore carrarino ha marchiato indelebilmente la storia diventando – a detta di molti – il migliore numero uno di sempre.

Il tempo scorre inesorabilmente. Lo sa bene il fuoriclasse azzurro che, giunto a quaranta primavere, si ritrova a dover prendere una decisione complicata e dolorosa: appendere i guanti al chiodo o continuare con il "mito"? Non c'è fretta, sebbene la pressione mediatica inizi a diventare assordante. Tutti attendono la decisione finale, che dovrebbe arrivare non troppo in là. Qualche primo solido indizio dietro le quinte, segnali che dovrebbero confluire nel ritiro al termine della stagione. Champions League, s'intende, permettendo. Ma Kiev è lontana. Precisamente: 2.226,8 chilometri da Torino e, più di ogni altra cosa, quattro partite. Dunque, meglio affidarsi al sano realismo.

Gianluigi Buffon Tottenham JuventusGetty

I campioni d'Italia, all'insegna della lungimiranza, si sono cautelati nel breve e lungo termine puntando su Wojciech Szczesny; quinquennale da 8 milioni lordi annuali al polacco, 12,2 (più eventuali 3,1 di bonus) all'Arsenal; mossa azzeccata. Un altro Buffon non esiste. Cosa buona e giusta acquisire quanto di buono propone il mercato, tra fattibilità e costi complessivi. Non che questo investimento, seppur meticolosamente studiato, metta automaticamente alla porta uno che da Campione del Mondo, nell'apice della carriera, ha deciso di seguire la Juventus anche in serie B. Sì, è vero, la riconoscenza nel calcio solitamente non regna sovrana. Tuttavia, esistono le eccezioni. Ogni riferimento a Gigi è puramente voluto.

Il futuro di Buffon lo decide Buffon. E se il percorso bianconero sembra essere giunto fisiologicamente alle battute conclusive, quello in azzurro potrebbe essere già finito. Il c.t. ad interim, Gigi Di Biagio, ha annunciato la presenza del campione toscano per le amichevoli con Argentina e Inghilterra. A sorpresa, nonostante una disponibilità di massima, il portiere della Vecchia Signora potrebbe rispondere picche. Nulla di sicuro: “Io e Buffon siamo in totale sintonia – ha spiegato il tecnico romano alla Rai si è voluto prendere qualche decisione per riflettere e ci sentiremo di nuovo la prossima settimana”. Giunti a questo punto, infatti, non è facile. Nulla. A maggior ragione se si è ancora protagonisti. Non perfetto all'Allianz Stadium, risolutivo a Wembley. Buffon a Londra è stato determinante. Sarà stata la voglia di regalarsi un'ultima speranza nell'Europa che conta.

Ultimo atto. Primi attori: Andrea Agnelli e, appunto, il capitano juventino. Un incontro che non ha ancora una data, ma che presto andrà in scena per “perfezionare”. Parola di Buffon.

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