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Bonucci GFXGoal

Leonardo Bonucci e la Juventus: storia di un amore intenso

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"Torino è casa mia, la Juventus è casa mia, sono felice di essere tornato"

Alle volte basta una semplice frase per descrivere un amore intenso. E quando si pensa a Leonardo Bonucci, fresco oggi di 34 candeline, la concentrazione va ovviamente all'atto secondo: impronosticabile, ma andato in scena all'insegna della volubilità della materia.

Dopo un'effimera avventura al Milan, seppur sfoggiando persino la fascia di capitano, il viterbese ha compreso come la sua vita calcistica sia rigorosamente a tinte bianconere. Dunque, il ritorno. Che, atteggiamento alla mano, è sfociato in tutt'altro giocatore. Più maturo, meno ingombrante.

Ragion per cui, nelle puntate precedenti, la Vecchia Signora ha deciso di blindare il suo 19: contratto fino al 2024, una sorta di firma a vita, che testimonia come Madama sia affezionata al figliol prodigo.

Alle porte, sebbene nel calcio non si possa mai dare nulla per scontato, non si intravedono soprese legate a un potenziale trasferimento. Vuoi perché Leo, ormai, si sente il più juventino di tutti. Vuoi perché, seppur tra alti e bassi corali, alla Continassa intendono sviluppare un progetto tecnico che contempli - eccome - la presenza del centrale azzurro.

Leonardo Bonucci JuventusGetty

E se l'attualità non sorride agli ancora per poco campioni d'Italia in carica, la sensazione è che la Juve debba ripartire dalle sue certezze. Da coloro che in passato hanno dimostrato di avere una certa dimestichezza con il verbo vincere e che, soprattutto, dovranno avere un ruolo vitale affinché quell'attuale - da quelle parti - possa essere considerata una semplice e fisiologica stagione di transizione.

D'altro canto, nel caso di Bonucci, il palmarès bianconero parla da solo: 8 scudetti, 3 Coppe Italia e 4 Supercoppe Italiane.

Un bottino mica da ridere, affatto, che testimonia come il viterbese - a maggior ragione in termini di caratteristiche - rappresenti un unicum su scala internazionale. Tanto da aver catturato, e non è un mistero, reiteratamente l'attenzione di un certo Pep Guardiola, che anche nel recentissimo passato ha tentato il colpo gobbo per il Manchester City. 

Acqua passata. insomma, con lo sguardo ben rivolto al presente. Perché, nell'imminente trasferta di Udine, la Juve si gioca molto se non tutto circa la bontà della progettualità.

Fallire la missione qualificazione alla prossima Champions League, infatti, assomiglierebbe più alla catastrofe anziché al fallimento. Ecco perché Andrea Pirlo, alle prese con un futuro grosso quanto un enorme punto interrogativo, in difesa potrebbe affidarsi all'usato sicuro: Chiellini-Bonucci. Preservando, magari, De Ligt: in quanto diffidato e, dunque, a rischio match (vitale) contro il Milan.

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