Incontrovertibile verità: Rodrigo Bentancur è diventato per la Juventus nel corso delle ultime quattro stagioni è cresciuto esponenzialmente, diventando uno degli uomini di punta della Juventus.
Don Rodrigo ha imparato a fare tutto e bene. E oggi, fresco di 24 candeline, pensare sempre più in grande e da grande divento pressoché doveroso.
Nulla di sorprendente per gli uomini della Continassa che hanno sempre creduto nelle sue potenzialità e che nel giugno 2019 hanno blindato il numero 30 fino al 2024. Una casacca, molto più di un numero. Due cifre che per Rodrigo rappresentano tanto - se non tutto - come spiegato nel corso di un'intervista a DAZN :
" E' la maglia che avevo al Boca e che ho chiesto anche una volta arrivato a Torino. E’ il giorno in cui è nata mia madre, mi segue e mi porta fortuna da lassù ".
Lolo, così soprannominato in famiglia, ha perso la mamma all'età di 4 anni. E, in ogni occasione, il ricordo non viene mai a mancare..
Prossima partita
Davanti alla difesa Bentancur sembra vantare grandi presupposti per una carriera di livello assoluto. Un ruolo nelle corde del diretto interessato, proprio come spiegato direttamente sulle colonne de 'La Stampa':
" Ho giocato da mezzala destra, con più fatica anche a sinistra, da trequartista dietro le punte... nessun problema, cerco sempre di dare il massimo. Però la mia posizione preferita è centrocampista centrale davanti alla difesa ".
Insomma, uno dei colpi più brillanti messi a segno di Fabio Paratici nel corso della sua lunga parentesi bianconera, imbastito nell'ambito del passaggio di Carlos Tevez al Boca Juniors. Prima un'opzione, poi l'acquisizione del cartellino di Bentancur a fronte di 9,4 milioni di spesa. Investimento, dunque, azzeccato a pieni voti.
In caso di cessione, la Juve deve garantire al club di Buenos Aires il 50 per cento del ricavato. Discorso, questo, che contribuisce a blindare il calciatore di Nueva Helvecia all'ombra della Mole. Argomento, soprattutto, da chiarire nel breve e lungo termine.
Dopo un proficuo apprendistato alla corte di Allegri, ecco la definitiva consacrazione con Sarri e Pirlo. Sempre con il 30 sulle spalle. Sempre con la mamma nella mente e nel cuore.