Una grande chance. L'ennesima. Federico Bernardeschi al Wanda Metropolitano sfoggerà una casacca da titolare. Toccherà al carrarino sostituire l'infortunato Douglas Costa. Ma soprattutto toccherà al carrarino cambiare il corso degli eventi. Perché, ultimamente, l'andazzo non appare dei più rosei. Tra un pre-campionato anonimo, e ingressi non convincenti, l'avventura del tuttofare offensivo azzurro sotto gli ordini di Maurizio Sarri non sembra essere partita nel migliore dei modi. Anzi, tutt'altro.
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Un'involuzione, tuttavia, che non preoccupa la Juventus. Pronta - con convinzione - a fare quadrato attorno al proprio 33. E poco importa se nelle battute conclusive dell'ultimo mercato l'addio abbia rappresentato uno scenario concreto. Ora, infatti, la parola d'ordine è una sola: continuità. Da trovare rapidamente, specialmente per zittire le malelingue. E, a tal proposito, l'ex tecnico del Chelsea non sembra intenzionato a tergiversare.

Precedenza all'ex Fiorentina. Paulo Dybala, invece, ancora in panchina. La notte, infatti, difficilmente porterà consiglio. Perché, come spiegato dal tecnico bianconero anche nella capitale spagnola, non è tempo di rotazioni feroci. Insomma, usato sicuro. Il tutto, provando a fare un'altra prestazione rispetto a quella impalpabile sfornata al Franchi.
In definitiva, ecco la prova del nove. Una gara, quella in terra iberica, che inevitabilmente condizionerà la stagione di Bernardeschi. Un match convincente, oltre che in tono gerarchico, consoliderebbe un matrimonio mai entrato in crisi. Viceversa, la strada diventerebbe completamente in salita. E, inevitabilmente, il mercato inizierebbe a recitare una parte importante. Anzi, sovrana.


