Alzi la mano chi si sarebbe mai potuto immaginare un impatto simile di Rodrigo Bentancur con il calcio italiano. Eppure, in sordina, il mediano uruguaiano è gà diventato un elemento di spicco della mediana bianconera.
Brava la Juventus, in tempi non sospetti, a credere nelle potenzialità dell'ex calciatore del Boca Juniors, bloccato dalla Vecchia Signora nell'ambito dell'affare che aveva riportato Carlos Tevez a Buenos Aires.
Scommessa, allo stato attuale degli eventi, ampiamente vinta. E, probabilmente, il bello deve ancora venire. Bentancur, classe '97, sinora ha racimolato solamente contributi positivi. Per la precisione: 7; sia nel centrocampo a due sia in quello a tre. In impostazione, profondendo personalità e qualità, il 20enne di Nueva Helvecia sembra un veterano. In interdizione, aggressivo ma corretto, le cose procedono nel migliore dei modi. A sostenere il quadro, componente anagrafica alla mano, notevoli margini di miglioramento.
D'altronde, esponendosi fin dalla tournée statunitense, Allegri ha affrontato la questione con grande serietà, affidando a Bentancur un minutaggio notevole. Come in tutte le cose, senza un pizzico di fortuna, difficilmente i finali lieti si realizzano. In questo caso, dunque, gli stop di Claudio Marchisio e Sami Khedira hanno facilitato l'ascesa del giocatore sudamericano. Ma il ragazzo, senza patire alcun tipo di pressione, s'è subito fatto trovare pronto.
Dall'infermeria, dopo la pausa nazionali, dovrebbero arrivare notizie positive per l'allenatore livornese. Tutte riguardanti il cuore del campo. Sia il Principino sia il fuoriclasse tedesco vedono il rientro vicino, così come Miralem Pjanic non desta preoccupazioni. A carattere generale e gerarchico, valutando il peso specifico di tali elementi, per Bentancur la strada potrebbe diventare leggermente in salita.
Tuttavia, a suon di fatti, Rodrigo ha dimostrato di non andare in sofferenza nelle pendenze e, giocoforza, uno così bravo e audace spedirlo in panchina non rappresenta una missione semplice.
Allegri dà continuità al 4-2-3-1 e, al tempo stesso, ragiona sul 4-3-3 . Bentancur, nel centrocampo a tre, viene visto dal tecnico toscano come una mezz'ala moderna. A due, invece, l'uruguaiano si assume anche i compiti di regia; specialmente spalleggiando Blaise Matuidi, quest'ultimo più portato a distruggere anziché a costruire.
Traducendo l'ascesa di Bentancur in chiave mercato, la Juventus può ritenersi abbondantemente soddisfatta. Sei pedine di notevole livello a dare vita ad un reparto sempre più europeo. La necessità di intervenire in termini di compravendita non c'è più, sforzi economici che verranno concentrati in altri settori. Ogni riferimento al terzino destro è puramente voluto.
Le stagioni sono volubili e vivono di sorprese: positive e negative. Bentancur culla i sonni allegriani e, al tempo stesso, si diverte a stupire. Predestinato.


