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Agnelli Allegri - Juventus

Allegri-Juventus, è il giorno della verità: incontro decisivo con Agnelli

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Dopo fiumi di parole, e di inchiostro, la fine assomiglia tanto a una pura boccata di ossigeno. Oggi, infatti, Massimiliano Allegri conoscerà il suo destino. E la decisione gli verrà comunicata direttamente da Andrea Agnelli, che con toni tipicamente sabaudi emetterà il verdetto sovrano: 6.0 o addio. Niente mezze misure, dentro o fuori.

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Archiviata un'intera giornata trascorsa nella sua Livorno, tra gli affetti più cari e gli amici di sempre, Max si è preparato al giorno del giudizio seguendo le solite abitudini. Lui, per sua stessa ammissione, la Juventus del futuro ce l'ha in testa da almeno sei mesi. Una Signora più giovane e maggiormente vicina alle idee di un tecnico che non ha più niente da dimostrare. Comunque andrà a finire, sarà un successo. Anzi, i successi – tra tutte le competizioni – sono undici in cinque stagioni. Palmarès prestigioso che, al netto dell'ultima delusione europea, testimonia come Madama abbia già tra le proprie mani un allenatore di caratura internazionale.

Ultimamente, però, qualcosa non torna. Non tornano, per esempio, le parole del vicepresidente Pavel Nedved. Che con la frase “chi vivrà vedrà” ha amplificato dubbi e incertezze. Non tornano nemmeno le tempistiche. Dall'immediata conferma di Agnelli post eliminazione con l'Ajax è trascorso (quasi) un mese: 29 giorni di chiacchiere e speculazioni. Eppure, Allegri non ha mai fornito segnali di insofferenza. Vuoi perché è legato alla Juve ancora da un anno di contratto, vuoi perché – nel bene e nel male – riesce sempre a farsi scivolare tutto addosso.

Nel faccia a faccia odierno, Max esporrà le sue idee ad Agnelli, che ieri a Stresa durante l'evento "Cuore Bianconero" avrebbe risposto a un tifoso: "Allegri rimane, ma poi dipende da lui..". Nessuna rivoluzione, fisiologica evoluzione. Seguendo questa corrente di pensiero, l'ex rossonero proverà a trovare un punto di incontro. Il tutto, magari, portando a casa un corposo adeguamento salariale: Allegri attualmente percepisce 7,5 milioni netti annui. Tuttavia la componente economica non sarà determinante.

Conterà, più di ogni altra cosa, la visione del progetto. Il club punta in grande. E lo ha fatto capire, a suon di soldoni, portando Cristiano Ronaldo a Torino. Allegri, dal canto suo, non è da meno. In definitiva, le parti possono ricongiungersi a metà strada.

Il summit, inevitabilmente, passerà anche dai singoli. Il responsabile dell'area sportiva bianconera, Fabio Paratici, si è già assicurato un pezzo da novanta con Aaron Ramsey. Ma non basta. Serve altro. Occorrono rinforzi mirati e di qualità in tutti i reparti. Solo così, seguendo l'Allegri pensiero, la Champions League potrà diventare realtà. La palla, ora, passa ad Agnelli: sarà una decisione molto semplice?

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