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Allegri Inter JuventusGetty Images

Allegri-Juventus tra dubbi e rinnovo: domani l'incontro con Agnelli

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Il tempo di presentare “E' molto semplice” al Salone del Libro di Torino. Il tempo di prendere l'auto e dirigersi verso Livorno. Ore in famiglia per Massimiliano Allegri, momenti di serenità prima del verdetto finale. Dopodiché, domani, sarà faccia a faccia con Andrea Agnelli: 6.0 o addio, al netto di un legame in essere fino al 2020.

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Max la sua posizione, pre e post Roma, l'ha ribadita: “Prima dell'Ajax ho comunicato al presidente che sarei rimasto”. Ora, quindi, la palla passa al presidente della Juventus,che subito dopo la sconfitta contro i lancieri aveva riconfermato il tecnico livornese.

Tuttavia la partita è più che mai aperta e si giocherà presso le stanze segrete, le stesse che finora hanno sempre fatto filtrare l'intenzione di andare avanti con il condottiero bianconero. Detto questo, l'imponderabile è dietro l'angolo. E qui, inevitabilmente, entra in gioco la figura di Pavel Nedved con il suo “chi vivrà vedrà”, frase che può significare tutto e niente.

Al di là delle parole della “Furia Ceka”, la sensazione è che – mai come questa volta – Allegri voglia garanzie rilevanti. Tra investimenti mirati, cessioni impopolari e, magari, un corposo adeguamento contrattuale. Tre carte da giocarsi dall'alto di 11 trofei conquistati in 5 anni, con tanto di crescita esponenziale in Europa. Non, però, nell'ultima stagione.

E qui, fondamentalmente, nascono spontanee le considerazioni maturate dai vertici del club campione d'Italia. Nell'annata dell'acquisto di Cristiano Ronaldo, infatti, Madama avrebbe voluto riportare la Champions League sotto la Mole. Nulla da fare, eliminazione ai quarti contro una squadra pregna di entusiasmo – l'Ajax – ma sulla carta nettamente inferiore alla Juve. Eppure, la carta non conta. E il ko del 16 aprile fa ancora rumore.

“Bisogna guardare a qualcosa di nuovo, a qualcosa di diverso per rinnovare gli stimoli. Abbiamo vinto tanto in Italia, e quando vinci è anche il momento di cambiare”.

Insomma, Allegri ha le idee chiare ed è pronto ad esporle ai suoi superiori. Che, comunque, ritengono già l'attuale rosa di livello assoluto. A tal proposito, il ds Fabio Paratici è pronto a puntellarla seguendo una parola chiave: qualità. Vedi, appunto, l'arrivo di Aaron Ramsey dall'Arsenal.

Ieri pomeriggio, intanto, Max ha incontrato i suoi lettori nella Sala Rossa. Un diluvio di autografi, che testimoniano nitidamente come l'allenatore toscano abbia lasciato alla Juve un segno indelebile.

"Il titolo del libro me l'ha suggerito Ambra, perché semplice è una parola che uso molto e semplificare tutto e trovare una soluzione è importante. Conta avere grande passione, ma quando hai un ruolo di responsabilità devi essere distaccato per valutare tutto. Se ti fai travolgere dagli eventi, sei morto”.

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