Esordio di fuoco per la Juventus in Champions League: i bianconeri, infatti, debuttano contro il PSG al 'Parco dei Principi'.
Per 'Madama' subito un crash test contro una delle accreditate alla vittoria finale. La sfida in terra parigina è stata presentata in conferenza stampa da Massimiliano Allegri che non avrà a disposizione Angel Di Maria.
"Paredes e Di Maria ci daranno tanto, sia tecnicamente che professionalmente. Sono felice di loro. Cosa è successo ad Angel? Col senno di poi non si va da nessuna parte. Con lo Spezia lo avevo fatto giocare per dare la scossa, domenica stava meglio. Portarlo a Parigi e rischiarlo per una gara con tanti impegni importanti da qui a novembre, anche no. Se perde la condizione fisica non serve a nulla".
Nulla da dire sull'incontro con Luis Campos di qualche tempo fa.
"Con Campos c'è un rapporto d'amicizia, con lui c'è stato soltanto un confronto sui giocatori: lui è bravo a riconoscerne le qualità".
Allegri 'fa le carte' al girone: per accedere agli ottavi di finale, secondo lui, dovranno essere totalizzati almeno 10 punti.
"Per passare il turno servono 10 punti. Sarà una bella gara contro una squadra straordinaria. Domani sarà divertente, la Champions regala emozioni diverse. Esserci è un orgoglio per tutti noi. Il PSG è tra i più forti, per me è la squadra favorita numero uno. Bisogna passare il turno, poi inizierà una nuova Champions".
Pogba sarà operato al menisco per tentare il recupero in vista dei Mondiali qatarioti, per i quali la sua partecipazione resta a forte rischio.
"Pogba aveva fatto una scelta conservativa, noi lo riavremo a gennaio. Difficilmente tornerà prima di novembre, serve essere realisti. Le cose... Non piacciono. Stamattina è uscito per la seconda volta, poi si è fermato e ha scelto di operarsi. Che rientri prima del Mondiale me lo auguro, ma mancano solo 45 giorni. Che poi lo giochi oppure no, non è un problema che mi riguarda. Se c'è irritazione per aver perso tempo? Da qui si guarda solo avanti, il passato non conta più. Se prendi una scelta è giusta, poi si valuta se è stato fatto bene o male".



