In ambito mercato, il più delle volte, i retroscena emergono a bocce ferme. Questa volta, nonostante la compravendita estiva non abbia ancora aperto ufficialmente i battenti, ce n'è già uno piuttosto interessante. La Juventus, infatti, ha pensato seriamente di consegnare immediatamente Mattia Caldara nelle mani di Massimiliano Allegri, salvo decidere di rispettare gli accordi definiti a gennaio con l'Atalanta.
Storia: i campioni d'Italia, nell'ambito dell'ultima sessione invernale, si sono assicurati le prestazioni del giovane centrale bergamasco per un corrispettivo di 15 milioni (più 6 di bonus). Operazione corposa e che fa capire come la Vecchia Signora voglia puntare fortemente sul 23enne difensore lombardo.
Stagione incredibile quella proposta da Caldara, imprezosita dagli insegnamenti di Gian Piero Gasperini: 31 presenze condite da 7 reti. Roba da urlo. In corso Galileo Ferraris, sempre attenti alla linea verde, non si sono lasciati sfuggire la possibilità di bruciare la concorrenza sul tempo, trovando rapidamente l'intesa con la famiglia Percassi.
Il giocattolo Atalanta, considerando la cessione di Franck Kessié al Milan e quella probabile di Andrea Conti sempre ai rossoneri, non si romperà ma subirà importanti modifiche. E, per viaggiare all'insegna della semi-continuità, la Dea preferirebbe trattenere sia Caldara sia Leonardo Spinazzola, altro calciatore di proprietà della Juventus e stimato da Allegri.
A Milano, per fare il punto della situazione, nei giorni scorsi è andato in scena un vertice tra le due società. I nerazzurri, pronti ad affidare al mago Gasperini altri talenti da svezzare e lanciare nel calcio che conta, hanno manifestato l'interesse verso tre elementi: Francesco Cassata, classe '97, centrocampista reduce da un'ottima annata ad Ascoli.
Rolando Mandragora, vecchio pallino del condottiero orobico, su cui però è forte il pressing del Genoa. Andrea Favilli, bomber riscattato recentemente dall'Ascoli, pronto a sbarcare nella massima serie avvalendosi della regia bianconera.
Insomma, idee da sviluppare. Di certo, salvo colpi di scena, Caldarà non si muoverà da Bergamo. Ultima stagione, assaggiando l'Europa, nel mondo atalantino. Tappa necessaria per sbarcare da vero big a Torino. Sognando la convocazione al Mondiale di Russia 2018.




