HIGUAIN-DYBALA: TANGO ARGENTINO
E pensare che, se il mercato fosse andato in una certa maniera, a quest’ora Higuain e Dybala starebbero difendendo altri colori. Ma grazie all’ostinatezza del Pipita, e al no della Joya rifilato al Manchester United, la Juventus ora si gode le prodezze in HD. A Bergamo, neanche a sottolinearlo, sono stati proprio loro due i trascinatori della rimonta: doppietta per l’ex Chelsea, sinistro magico per il Picciriddu. Il 21 bianconero, con i suoi 121 goal, ha raggiunto il 50esimo posto tra i migliori marcatori della storia della serie A. Il tutto, rifilando 11 dispiaceri alla Dea nell’élite nostrana. Sempre rimanendo in chiave orobica, Dybala contro l’Atalanta ha tagliato il traguardo delle 200 presenze in serie A. Curiosità: Paulo ha realizzato 4 marcature in campionato, di cui 3 in trasferta.
Con DAZN segui 3 partite della Serie A TIM a giornata IN STREAMING, LIVE E ON DEMAND
DE LIGT, UN MURO CONTRO LA DEA
Se non ci arriva lui, ci pensa Szczesny. Ogni riferimento al miracolo su Pasalic è puramente voluto. Una sola sbavatura all’interno di una prestazione maestosa. Salva almeno tre situazioni complicate, elevandosi in termini di qualità e mentalità. Mostruoso nell’uno contro uno, mostruoso su Barrow. Insomma, la seconda miglior prestazione stagionale proposta dal centrale olandese dopo quella nel derby della Mole, tra l’altro deciso proprio da lui. I margini di miglioramento, considerando le 20 primavere, non mancano. Ma l’attualità, in virtù dell’investimento lungimirante messo a segno da Madama, è già delle più rosee. E, inoltre, anche la coesistenza con Bonucci ha raggiunto un livello di tutto rispetto. Chiaro segnale di come servisse, semplicemente, tempo e pazienza.
BARROW, IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE
Un rigore fallito. Un assist. Croce e delizia, ma del tutto comprensibile. L’attaccante gambiano, classe 1998, ha personalità da vendere. E lo dimostra il fatto che abbia deciso di battere il rigore poi finito contro la traversa. Preferito all’acciaccato Muriel, il centravanti della Dea ha vissuto un pomeriggio complicato, optando spesso e volentieri per la scelta più istintiva. I movimenti vanno ancora oliati chirurgicamente, ma la stoffa c’è ed è delle più prestigiose. Qui, dall’alto della sua saggezza, Gasp vuole evitare di bruciare un talento destinato ad affermarsi nel breve termine. E poi, d’altro canto, non sempre si affronta la Juve.
KHEDIRA IN PARABOLA DISCENDENTE
Altro giro, altra prestazione negativa. In campo al Gewiss Stadium per 70’, il tedesco ne azzecca poche. Costantemente in difficoltà, rimpiazzato dal connazionale Emre Can. La sensazione, e forse qualcosina in più, è che per quanto concerne la mezz’ala destra la Juve non abbia ancora trovato la giusta squadra. Manca il passo, manca la tecnica, manca un’evoluzione. Che potrebbe arrivare puntando su Ramsey qualche metro dietro, oppure recuperando l’ex giocatore del Liverpool. In parole povere, Sarri è chiamato a escogitare qualcosa di differente. Il tutto, e non potrebbe essere altrimenti, non sottovalutando gli equilibri.
GOSENS, EVOLUZIONE TOTALE
Il goal, ormai, è entrato di diritto nel repertorio del laterale atalantino. Giunto a quota 4 centri in campionato. Un prospetto notevole che, grazie agli insegnamenti di Gasperini, è diventato un vero e proprio specialista del ruolo d’appartenenza. Tanti chilometri in tono propositivo e buona diligenza fase difensiva. La zuccata vincente, tuttavia, non ha consentito alla formazione lombarda di portare a casa un risultato utile. Mercato: il Milan da mesi segue da vicino i progressi di questo giocatore, così come il Napoli – in termini di 007 – non ha fatto mancare l’occhio clinico. Ciononostante, attenzione alle possibili sirene estere.




