Pioggia di fischi. L'Italia pareggia con la Macedonia e blinda un inutile (per ora) secondo posto del girone G. Ma non stacca ancora il pass per i play-off, in quanto gli azzurri non hanno ancora la certezza aritmetica di rientrare tra le migliori seconde e, dunque, di ottenere lo spareggio per i Mondiali di Russia 2018. Buffon e compagni allo 'Stadio Olimpico – Grande Torino', non convincono nella maniera più assoluta: gioco lento e prevedibile, segnali sempre più negativi e, soprattutto, idee annebbiate.
Fondamentale per Ventura, in vista degli impegni che contano, ottenere buone notizie dall'infermeria; per un motivo o per l'altro, infatti, l'allenatore genovese non è ancora riuscito a proporre l'undici ideale. Insomma, imprescindibile cercare lo splendore tecnico-tattico in vista dell'eventuale dentro o fuori.
La sensazione è che, al netto dell'esperimento proposto contro la Macedonia, l'ex tecnico del Torino voglia tornare al suo vecchio amore: 4-2-4. Sistema di gioco che, tra alti e bassi, ha regalato la seconda piazza. Tuttavia, parafrasando le parole venturiane, l'idea è quella di costruire un progetto a lungo termine e, di conseguenza, sconfessare certe idee potrebbe rappresentare un grosso azzardo.
Detto questo, in una gara apparentemente non probante, il 3-4-3 ha risposto negativamente. Certi interpreti devono ancora crescere sensibilmente e, soprattutto in difesa, i meccanismi non appaiono chirurgicamente oliati come ai vecchi tempi. Anche se, alla lunga, la BBC potrebbe rivelarsi la necessaria soluzione. Vuoi perché ha segnato un'epoca alla Juventus; vuoi perché vantare un solido pacchetto arretrato è sempre cosa buona e giusta. A maggior ragione se non hai tanta qualità in avanti.
Da segnalare, per rimanere in tema, un altro contributo da bocciare targato Bonucci, verosimilmente condizionato dal momento no del Milan. Insufficienze a raffica, arriveranno tempi migliori.
Ventura, criticato in lungo e in largo per le ultime uscite, continua a profondere grande tranquillità. Dalla sua, un contratto rinnovato fino al 2020 e la stima della Figc. Il presidente di quest'ultima, Carlo Tavecchio, nello scorse settimane ha rilasciato dichiarazioni esplicite: “Abbiamo prolungato per dare al c.t. un prestigio da spendere nei confronti dei giocatori”. Guai, però, a non centrare la missione Mondiale: “Una non qualificazione la riterrei un'apocalisse, noi però ci andremo”. Ed è quello che speriamo tutti.
