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Locatelli Rugani Verona JuventusGetty

Un sabato tranquillo: zero cartellini tra Verona-Juventus e Atalanta-Sassuolo

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Il sabato di Serie A ci ha regalato tante emozioni, che si trattasse della coda della classifica oppure della testa: per poco il Genoa non faceva l'impresa al 'Maradona', così come il Verona che ha sfiorato la vittoria davanti ai suoi tifosi al cospetto della Juventus.

Quasi senza storia il match tra Atalanta e Sassuolo, contraddistinto dal doppio errore dal dischetto di Pinamonti che avrebbe potuto regalare un andamento diverso all'incontro.

A giudicare dai corposi avvenimenti, si potrebbe pensare a svariate scintille in campo e di conseguenza a diversi provvedimenti disciplinari da parte dei direttori di gara: nulla di più sbagliato.

  • UN SABATO TRANQUILLO

    Prendendo in esame le tre partite del sabato, ci accorgiamo di un particolare abbastanza inusuale: l'unica partita con cartellini estratti dall'arbitro è Napoli-Genoa.

    Sono cinque i gialli comminati dall'arbitro Sacchi ai giocatori delle due squadre: tre agli azzurri (Ostigard, Kvaratskhelia e Di Lorenzo) e due ai rossoblù (Vasquez e Vitinha).

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  • ZERO CARTELLINI TRA VERONA-JUVE E ATALANTA-SASSUOLO

    Il dato che sorprende è lo zero alla voce 'cartellini' per quanto riguarda le altre due partite: Verona-Juventus e Atalanta-Sassuolo.

    Una situazione che stona con l'elevato agonismo messo in mostra dalle squadre, piuttosto corrette in termini di falli commessi: diciotto totali quelli della sfida del 'Bentegodi', uno in più al 'Gewiss Stadium'.

    Nessun straordinario, insomma, sia per Di Bello che Prontera, alle prese con atteggiamenti privi di proteste nonostante decisioni 'delicate' come l'assegnazione di un calcio di rigore.

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  • VENERDÌ PIÙ MOVIMENTATO

    Discorso diverso per il venerdì di Serie A che, a parte Inter-Salernitana (dove Piccinini ha ammonito il solo Tchaouna), ci ha regalato anche un'espulsione: quella comminata a Pongracic in Torino-Lecce per doppia ammonizione.

    Un provvedimento che ha messo in ulteriore difficoltà la squadra salentina, colpita anche da Zapata per il definitivo raddoppio granata dopo l'iniziale vantaggio firmato da Bellanova.

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