Un’autorete in pieno recupero vale la settima vittoria in campionato per l’Inter, che sbanca il Bentegodi, si avvicina al Napoli e piega un ottimo Verona al termine di un pomeriggio complicato e giocato sotto una pioggia a tratti battente.
La squadra di Chivu si impone nella più incredibile delle maniere: il ‘regalo’ decisivo arriva infatti a un passo dal triplice fischio finale, quando tutto lasciava pensare a un pareggio.
Nei primi minuti i nerazzurri danno l’impressione di poter imporre con relativa facilità il loro superiore tasso tecnico, rendendosi pericolosi in tre occasioni ravvicinate: prima con Zielinski, poi due volte con Lautaro Martínez. A premiare gli sforzi iniziali è proprio Zielinski che, al 16’, si inventa un gol di rara bellezza.
Su un corner battuto in maniera impeccabile da Calhanoglu, il centrocampista polacco si avventa sul pallone e, con un piatto al volo dal limite, batte l’incolpevole Montipò.
Una prodezza balistica che sembra poter indirizzare la partita in discesa.Nel momento più difficile, però, il Verona trova la forza di reagire. Con il passare dei minuti la squadra di Baroni alza il baricentro, guadagna campo e inizia a creare pericoli con maggiore continuità.
Al 40’ arriva il pareggio: Giovane, lanciato da Orban, supera Bastoni in dribbling, entra in area e, da posizione defilata, lascia partire un gran destro che non dà scampo a Sommer.
Un goal di grande qualità che vale l’1-1 e cambia completamente l’inerzia della gara.
In pieno recupero del primo tempo, il Verona sfiora addirittura il sorpasso: ancora Orban, con un diagonale preciso dall’interno dell’area, colpisce il palo a Sommer battuto.
L’intervallo serve all’Inter per riorganizzare le idee, ma la ripresa resta equilibrata. Dopo dieci minuti Chivu ridisegna la squadra con tre cambi contemporanei, ma le sostituzioni non danno inizialmente i frutti sperati.
Il Verona regge senza troppi affanni all’assalto finale dei nerazzurri, questo almeno fino al terzo dei sei minuti di recupero, quando su un cross di Barella, nel tentativo di anticipare Esposito, Frese devia di testa nella propria porta.
È l’autorete che condanna il Verona oltremisura e regala all’Inter tre punti pesantissimi nella corsa al vertice.
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