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Chiesa gfxGetty/GOAL

Un atto di Fede: perché Chiesa può essere l'uomo di Inter-Juventus

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Un atto di Fede. Ecco, con questo spirito non da associare meramente alla mistica, la Juventus si prepara alla trasferta di San Siro contro l'Inter (domenica, ore 20.45). Con un'arma in più, giustappunto il 7 bianconero, pronto a dire la sua nell'imminente derby d'Italia.

Dall'inizio o partendo dalla panchina? Si vedrà. Altri due allenamenti a disposizione di Max Allegri che, per questa gara, dovrà fare a meno dello squalificato Milik.

Un match che non ha bisogno di presentazioni e che, seppur non in maniera indelebile, potrebbe segnare la corsa scudetto. A maggior ragione considerando lo stop interno subito dalla Signora per mano dell'Empoli.

  • Adrien Rabiot Federico Chiesa JuventusGetty Images

    LA SETTIMANA DI FC7

    Out nelle ultime due gare, e con 33' maturati con il Sassuolo prima del passaggio in infermeria, è lecito pensare che Chiesa non abbia nelle gambe l'intero derby d'Italia. A ragion di logica, quindi, potrebbe passare il partito della panchina, con annesso ingresso nella ripresa. Il verdetto sovrano, ovviamente, spetterà ad Allegri. Ma i segnali proposti da FC7 in settimana - sempre in gruppo - sono dei più incoraggianti. Insomma, il riacutizzarsi del fastidio al ginocchio sembra ormai alle spalle. Musica per le orecchie del popolo bianconero, desideroso come non mai di rivedere il jolly genovese giganteggiare.

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  • IL BALLOTTAGGIO

    Certa una maglia da titolare per lo scatenato Vlahovic, resta da completare il tandem con una scelta tra Chiesa e Yildiz. La sensazione è che, constatando il recupero dell'azzurro, la chance dall'inizio potrebbe abbracciare il turco. Insomma, un'altra prova di maturità destinata a consolidare la crescita di un autentico predestinato. Le grandi carriere passano necessariamente da grandi serate. Kenan lo sa, e infatti, non ha problemi in termini di personalità. Anzi, tutt'altro. La previsione? Una staffetta mirata, da contestualizzare all'evoluzione del piano gara, con due giocatori di altissimo profilo. Uno a cucire, l'altro a strappare.

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  • LA STAGIONE DI CHIESA

    Nell'annata calcistica corrente, finora, Chiesa si è reso protagonista di 18 presenze condite da 6 goal e 2 assist. Rendimento di altissimo livello all'inizio, poi tanto sacrificio e parecchie settimane senza trovare la rete, per poi rilanciarsi prima dell'ultimo stop. Un elemento fondamentale per Allegri che, nel pre-season, per il suo numero 7 aveva ipotizzato una proiezione di 14-16 marcature. E, considerando come manchi pressoché tutta la seconda parte, è lecito pensare che la missione possa essere centrata o quantomeno sfiorata. I top player, d'altra parte, sono fatti così. E Chiesa appartiene di diritto alla categoria.

  • Giuntoli JuventusGetty

    IL RINNOVO...

    Occhio a quanto potrebbe accadere per quanto concerne il tema prolungamento. Un argomento, e non potrebbe essere altrimenti, destinato nuovamente a tenere banco. Chiesa è legato alla Juve fino al 30 giugno 2025 e le parti, nelle prossime settimane, torneranno ad affrontare la questione. Il tutto tenendo conto di come, se non si dovesse velocizzare il fronte, gli scenari rischierebbero di diventare piuttosto complicati. Alla Continassa sono ben consci di annoverare tra le proprie fila un grande giocatore e, quindi, auspicano di trovare una soluzione che possa soddisfare tutte le parti coinvolte. Magari con una firma ponte, aggiungendo 1-2 anni all'attuale scadenza, per evitare così brutti scherzi.

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  • MISSIONE EURO 2024

    Grandi mesi con la Juve per consolidare la propria posizione nei meccanismi targati Luciano Spalletti. Il fascino della Nazionale non ha eguali e, dal canto suo, Chiesa ha ampiamente dimostrato di tenere sentitamente alla casacca azzurra. Vero e proprio uomo in più delle ultime uscite, Federico nello scacchiere ideato dal c.t. toscano occupa uno ruolo semplicemente imprescindibile. Il resto è pura condizione atletica, da perfezionare passo dopo passo, per arrivare al bello nel miglior status possibile. Anche mentale.

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