Sedici pareggi in trentasette partite giocate nel corso della stagione. Tantissimi per una squadra come la Juventus che dovrebbe puntare ad arrivare il più in alto possibile in ogni competizione eppure, proprio nel momento in cui il pareggio serviva di più, non è arrivato.
La compagine bianconera saluta la Champions League e lo fa nel modo più doloroso in assoluto. Non le è bastato vincere il ‘primo round’ contro il PSV (avversario battuto anche a settembre e certamente alla portata) per superare l’ostacolo playoff e continuare il cammino nella massima competizione europea.
La Vecchia Signora è passata nel giro di poche partite dalla possibilità di accedere direttamente agli ottavi di finale del torneo, a fare i conti con un’eliminazione che rischia di lasciare dietro di sé più di uno strascico.
Sì perché se è vero che la stagione è ancora ben lontana dall’essere finita, è altrettanto vero che un altro obiettivo è sfumato.
A finire sul banco degli imputati, e non è la prima volta che accade in stagione, anche Thiago Motta. Non potrebbe essere altrimenti se si è alla guida di una squadra storicamente ‘condannata’ a lottare per imporsi in ogni competizione.

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