Subito titolare e subito in goal: a Gosens è bastato un giorno per prendersi la Fiorentina

Fino a pochi minuti prima del calcio d’inizio di Fiorentina-Monza, erano in pochi coloro ad immaginare un Gosens gettato fin da subito nella mischia da Raffaele Palladino.

L’estero tedesco è infatti arrivato a Firenze solo nella giornata di sabato e quindi sembrava improbabile un suo immediato innesto nell’undici titolare. Il tecnico gigliato invece, complici forse anche le fatiche di Conference League contro la Puskas Akademia, ha deciso di puntare fin da subito su un elemento da lui fortemente voluto, ma di fatto senza allenamenti nelle gambe.

Gosens ha dimostrato di essere già in buone condizioni e, nell’ambito di una partita che ha visto la Fiorentina deludere di nuovo le aspettative (nel corso del primo tempo si è trovata anche sullo 0-2), è stato tra coloro che ci ha provato con maggiore insistenza, provando anche a sfornare dei cross che nessuno dei suoi compagni è riuscito a sfruttare.

La Fiorentina, dopo essersi trovata sul doppio svantaggio dopo soli 32’ di gioco, ha avuto prima la forza di riaprire i giochi con Kean (anche lui al primo goal in Serie A con la maglia viola addosso), poi di pareggiare quando ormai mancava pochissimo al triplice fischio finale.

Gosens ha trovato la rete del definitivo 2-2 con un gran colpo di testa al 96’ sugli sviluppi di un corner battuto da un nuovo arrivato: Yacine Adli.

L’ex Atalanta ed Inter ha staccato più in alto di tutti e messo la palla lì dove Turati (autore di un intervento provvidenziale solo pochi minuti prima) non è potuto arrivare.

L’acquisto di Gosens da parte della Fiorentina ha sorpreso in molti. La compagine gigliata infatti, sembrava estremamente coperta a sinistra con il capitano Biraghi e Parisi, ma il club ha deciso di accontentare Raffaele Palladino mettendogli a disposizione un giocatore con le caratteristiche diverse e con un’ottima confidenza con la rete.

Gosens rappresenta un’opzione più offensiva, ma anche un profilo dalle qualità indiscusse capace di diventare, dall’alto della sua esperienza, uno dei trascinatori di una squadra molto rinnovata.

Così come spiegato dallo stesso Palladino, si è deciso di puntare su un giocatore che conoscesse già la Serie A ed il ruolo, visto che proprio da esterno a tutta fascia ha giocato per anni prima all’Atalanta e poi all’Inter.

Con l’arrivo di Gosens, Biraghi ha arretrato il suo raggio d’azione, venendo impiegato contro il Monza (era già accaduto nel corso della stagione) come braccetto di sinistra nella difesa a tre.

La sensazione è quella che l’out di sinistra della Fiorentina abbia un nuovo padrone e che Parisi (grande investimento viola dell’estate 2023) dovrà accontentarsi di nuovo del ruolo di ‘vice’.

Se si considerano le partite di campionato e quelle dei preliminari di Conference League, la Fiorentina, per la prima volta nella sua storia, ha pareggiato tutte e cinque le prime partite stagionali.

Proprio Gosens ha permesso ai viola di evitare la prima sconfitta dell’era Palladino e lo ha fatto una volta di più dimostrando di essere uno degli esterni più prolifici in circolazione.

“Per me si tratta di una bellissima sensazione - ha spiegato ai microfoni di ‘DAZN’ dopo il 2-2 con il Monza - ma volevo vincere. A me Palladino ha chiesto cose che sono già abituato a fare. Ho già lavorato in maniera simile con Gasperini ed Inzaghi, quindi per me l’adattamento è più facile e sono contento di aver fatto la mia partita. Adesso abbiamo due settimane per lavorare insieme, la Fiorentina deve puntare in alto”.