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Spalletti Yildiz Openda JuventusGetty

Spalletti giustifica il cambio di Yildiz in Napoli-Juventus: "Non si può mettere Openda che è stato pagato 45-50 milioni?"

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La Juventus si lecca le ferite: al 'Maradona' di Napoli va in scena la prima sconfitta della gestione di Luciano Spalletti, tornato nello stadio che due anni fa lo vide festeggiare il terzo Scudetto della storia azzurra.

Di Kenan Yildiz l'unica rete dei bianconeri: turco schierato da 'falso 9' un po' a sorpresa e protagonista di una sostituzione che, a un quarto d'ora dalla fine, lo ha visto abbandonare il terreno di gioco per fare spazio a Lois Openda.

Una scelta motivata con un pizzico di polemica nella conferenza stampa del post-partita, con Spalletti che ne ha approfittato per lanciare un messaggio a Yildiz e al resto della squadra.

  • CAMBIO AL 76'

    Sul risultato di 1-1, Yildiz ha lasciato il rettangolo verde per concedere l'ultimo quarto d'ora più recupero a Openda che, purtroppo per la Juventus, non è riuscito a incidere in alcun modo in avanti in tandem con David.

    In un primo momento si è pensato a un problema fisico per il turco, autore del goal del momentaneo pareggio all'ora di gioco: ipotesi subito smentita in presa diretta dalla bordocampista di 'DAZN' e, successivamente, da Spalletti in conferenza stampa.

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  • SPALLETTI POLEMICO: COSA HA DETTO

    Nonostante la rete messa a segno, anche Yildiz è finito nel mirino di Spalletti: il tecnico toscano ha puntato il dito sull'atteggiamento del turco, a suo dire ancora non sufficiente per il raggiungimento di uno standard prestazionale elevato.

    "Perché ho sostituito Yildiz? Sette giorni fa mi avete domandato se ha bisogno di riposo. A un quarto d'ora dalla fine non si può mettere uno come Openda che è stato pagato 45-50 milioni? Non stava male, anche lui poteva fare di più. Ha segnato e può darci tanto ma, se la squadra ha bisogno di quelle vampate e intuizioni, anche lui deve migliorare il contributo".

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  • YILDIZ RIMANDATO?

    L'esperimento di Yildiz 'falso 9', alla luce di queste dichiarazioni, non può considerarsi riuscito: e non inganni il goal dell'1-1, un rasoterra chirurgico che non ha lasciato scampo a un immobile Milinkovic-Savic.

    La prova del turco, a quanto pare, non ha soddisfatto pienamente l'allenatore bianconero, deciso nel difendere la scelta di affidarsi a un giocatore per il quale in estate la società ha sborsato una cifra non indifferente per strapparlo al Lipsia.

    Dal punto di vista di Spalletti, insomma, il riscatto della Juventus passa da una metamorfosi nell'attitudine: non solo di Yildiz, ma anche del resto di un gruppo chiamato a compiere lo step successivo per provare a giocarsi un obiettivo finora soltanto sussurrato.

  • OPENDA DELUDENTE

    D'altro canto, l'impatto di Openda col mondo Juventus resta estremamente al di sotto della soglia della sufficienza: il goal in Norvegia contro il Bodo/Glimt resta l'unico di un'esperienza fin qui da dimenticare.

    A preoccupare l'ambiente bianconero, oltre ai numeri realizzativi, è soprattutto la difficoltà quasi cronica nell'integrazione all'interno degli schemi spallettiani: uno scenario figlio anche di un minutaggio piuttosto disomogeneo.

    Finora, infatti, il belga è stato schierato nell'undici titolare soltanto cinque volte, considerando anche il primo periodo con Tudor al timone: le altre nove presenze le ha collezionate tutte dalla panchina, spesso nei minuti finali e a ridosso del 90'. Troppo poco per alimentare la fiammella del riscatto.

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