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Luciano Spalletti Sandro Tonali ItalyGetty

Solidità, semplicità e difesa a tre: quale Italia attendersi contro la Francia

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Non basterà probabilmente una sola partita a cancellare la delusione di Euro 2024, la speranza è tuttavia quella che l’Italia, nella prossima sfida contro la Francia, dia quei segnali che possano almeno tranquillizzare in ottica futura.

La Nazionale Azzurra affronterà, nella prima giornata del Gruppo 2 della Lega A di UEFA Nations League, un avversario sulla carta durissimo e lo farà sapendo che non solo c’è da ottenere un risultato positivo, ma anche da cancellare, almeno in parte, quanto fatto in Germania.

Lo sa benissimo anche Luciano Spalletti che, nel corso della conferenza stampa tenuta nella giornata di lunedì, ha espresso la sua volontà di cambiare pagina.

Si ripartirà dunque da una Nazionale rinnovata e proiettata verso il futuro, ma cosa c’è da attendersi in vista della sfida con la Francia?

  • Luciano SpallettiGetty Images

    SI RIPARTE DALLA DIFESA A TRE

    L’Italia, nel corso di Euro 2024, si è persa nei meandri dei dubbi tattici. A volte è stata schierata con la difesa a quattro ed altre con la difesa a tre e, come spiegato da Spalletti, la cosa non si ripeterà.

    L’obiettivo, così come spiegato dal commissario tecnico, sarà quello di rendere più facile il compito dei giocatori.

    “Ho fatto delle richieste un po’ troppo esigenti, compresa quella di difendere a quattro e costruire a tre, di cambiare vestito nel corso della partita: forse è stato un errore. Ho riflettuto e voglio togliere con questa complicanza: giocheremo sempre con la difesa a tre. Sarà 3-5-2, 3-4-2-1 o 3-5-1-1, il sistema è quello, poi in avanti ci sentiremo più liberi di valutare le qualità che si hanno”.

    Contro la Francia dunque, vedremo certamente una Nazionale schierata con una linea a tre a difesa di Donnarumma.

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  • MAGGIORE SOLIDITA’ CONTRO LA FRANCIA

    La sensazione è dunque quella che si sia scelta la strada della solidità.

    Lo spartito offensivo è variabile, ma quello difensivo è scritto e definito. Sul campo di una rappresentativa forte come la Francia di Mbappé, è probabile che Spalletti opti per un 3-5-2 che garantisca maggiore equilibrio e copertura.

    Un modulo che prevede un vertice basso a centrocampo chiamato a dettare i ritmi e a dialogare tanto con i difensori, quanto con gli attaccanti. Un metronomo accompagnato da due interni.

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  • Fagioli ItalyGetty Images

    UNO TRA FAGIOLI E TONALI

    Qualora l’Italia dovesse sistemarsi effettivamente con un 3-5-2, Calafiori si vedrebbe garantito un posto da titolare in difesa, coadiuvato da Gatti (o Di Lorenzo) ed uno tra Buongiorno e Bastoni (da valutare il secondo).

    Nella nuova mediana a cinque, Cambiaso (o Di Lorenzo per un’Italia più coperta) e Dimarco presidieranno gli esterni, mentre il ruolo più delicato, quello appunto di vertice basso, verrà affidato ad uno tra Fagioli e Tonali.

    Con questo tipo di assetto, saranno Pellegrini e Brescianini a contendere a Ricci e Frattesi (ma non è da escludere anche l’opzione Tonali) le maglie da interni.

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  • CHI IN ATTACCO?

    Uno dei punti deboli dell’Italia a Euro 2024 è stato l’attacco.

    Nessuna delle punte Azzurre è riuscita a brillare particolarmente ed inoltre a Parigi ci si presenterà privi di colui che dovrebbe rappresentare la primissima opzione: Scamacca.

    Spalletti ha deciso di rispolverare Kean (protagonista di un incoraggiante inizio di stagione nonostante le difficoltà della Fiorentina) e non è escluso che possa affidargli fin da subito una maglia da titolare.

    La sensazione è quella che il ballottaggio con Retegui sia aperto e che alla fine si possa propendere per un modulo che prevede un centravanti ed un attaccante d’appoggio da scegliere tra Zaccagni e Raspadori.

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