La Roma deve scegliere tra Rios ed El Aynaoui: perché sarebbero funzionali al gioco di Gasperini

Rios può essere considerato un vero e proprio centrocampista moderno, dai compiti variabili e con caratteristiche pronte ad adattarsi alla tipologia di incontro. In mezzo al campo può fare di tutto: il regista, la mezzala e uno dei componenti di un reparto a due.

È un grande recuperatore di palloni, abilità frutto del dinamismo che da sempre lo contraddistingue, abbinato a una forza fisica non banale che gli consente di tenere botta nei contrasti anche con avversari sulla carta più dotati sotto questo aspetto.

Da non dimenticare nemmeno l'arma del tiro dalla lunga distanza, sfoggiata anche al Mondiale per Club in più di una circostanza: un plus che non fa mai male, pronto a tornare utile in partite chiuse e con difese schierate da affrontare.

Il franco-marocchino è l'equilibratore del Lens, il cuore pulsante di una squadra che ormai non può più farne e meno: dotato di grande intelligenza tattica, El Aynaoui non è però soltanto cervello al servizio della squadra.

Il classe 2001 nativo di Nancy è infatti reduce da una stagione niente male dal punto di vista realizzativo: ben 8 i goal messi a referto in 24 presenze di Ligue 1, tre dei quali su calcio di rigore.

Tanta applicazione in fase difensiva e di palleggio, ma anche una propensione offensiva ben marcata: un tuttocampista dal motore inesauribile, su cui ogni allenatore vorrebbe fare affidamento nella propria squadra.

L'interesse nei loro confronti della Roma non è l'unico punto che accomuna Rios ed El Aynaoui, entrambi valutati 30 milioni di euro dai rispettivi club.

Nel caso del colombiano, nel contratto col Palmeiras è presente anche una clausola rescissoria di 100 milioni valida per l'estero: cifra altissima, che però appare destinata a rimanere una semplice postilla senza sbocchi concreti.

Anche il Lens non sembra discostarsi dalla stessa richiesta del club brasiliano: la Roma si è vista respingere una prima proposta pari a 20 milioni, col club francese intenzionato a proporre un nuovo contratto pur di convincere El Aynaoui a dare seguito al progetto.

La Roma di Gasperini si schiererà con il 3-4-2-1 che ha fatto le fortune dell'Atalanta, creatura modellata a sua immagine e somiglianza dal tecnico di Grugliasco e condotta fino al trionfo europeo di un anno fa.

Nella zona nevralgica ci sarà così spazio per due interpreti: uno sarà Manu Koné, affiancato da Rios o El Aynaoui che conoscono benissimo le dinamiche di questo posizionamento in campo.

Entrambi arriverebbero con una buonissima dose di conoscenze, da affinare ulteriormente in funzione di un calcio italiano più stratificato tatticamente parlando: l'ambientamento, almeno all'inizio, non risulterebbe però traumatico, e questo sarebbe un bel vantaggio per accelerare i tempi di un inserimento completo all'interno degli ingranaggi del gioco di Gasperini.