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Lukaku Roma InterGetty

Roma-Inter, Lukaku ci ricasca: altro flop contro il suo passato

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Roma-Inter ci ha raccontato dello strapotere di una squadra capace di vincere 19 partite su 23, al cospetto di un'avversaria riportata sulla Terra dopo un primo tempo spaziale: nulla da fare per i giallorossi, travolti in una ripresa completamente dominata dalla favorita numero uno per lo Scudetto.

Tra i più attesi c'era certamente Romelu Lukaku, bollato come traditore dal tifo meneghino dopo l'incredibile epilogo della vicenda che in estate non ha sancito il suo ritorno in nerazzurro dal Chelsea.

Il belga ha sofferto ancora la pressione, risultando inconcludente e dannoso per la manovra orchestrata da De Rossi: un'altra uscita incolore contro il suo passato.

  • POCA MOBILITÀ

    Perno centrale del tridente offensivo della Roma, Lukaku non è riuscito ad incidere come avrebbe voluto in un match caratterizzato dalla tensione del momento, per nulla indifferente al bomber belga.

    A differenza di Dybala ed El Shaarawy, più a loro agio (soprattutto il 'Faraone') sugli esterni, per Lukaku la vita è stata resa tremendamente difficile dal trattamento ricevuto da Acerbi, bravo a limitarlo in tutto e per tutto e a reggere alla grande nel confronto fisico tra pesi massimi.

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  • 'ASSIST' AD ACERBI

    Lukaku ha avuto la sfortuna di entrare, suo malgrado, nell'azione del vantaggio interista firmato da Acerbi, 'servito' proprio dal suo ex compagno di squadra.

    Una spizzata aerea che, originariamente, aveva l'obiettivo di allontanare un pallone che si stava facendo pericoloso dalla parti di Rui Patricio, trasformatasi in un regalo scartato alla grande dal difensore.

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  • SLIDING DOOR

    Eppure Lukaku l'occasione per cambiare la storia di questa partita ce l'ha avuta eccome al 70' quando, lanciato da un ispiratissimo Pellegrini, si è ritrovato a tu per tu con Sommer.

    Il portiere svizzero è stato bravissimo a leggere in anticipo le intenzioni dell'avversario, tutt'altro che veloce nella decisione da prendere: un episodio che avrebbe potuto regalare il 3-3 alla Roma, poi punita in maniera definitiva da Bastoni nel recupero.

    Qualche secondo più tardi c'è stato spazio per un'altra opportunità cestinata da Lukaku, incapace di trovare l'impatto aereo col pallone nonostante il netto vantaggio in termini dinamici su Bastoni.

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  • I FISCHI DELL'ANDATA

    Stavolta nessun fischio all'indirizzo di Lukaku, letteralmente bersagliato a fine ottobre nel match del girone d'andata disputato a San Siro: allora l'ex Manchester United venne condizionato dai fischietti utilizzati in tutto lo stadio dai suoi vecchi tifosi.

    Se quello poteva essere considerato un alibi per una prova nettamente insufficiente, stavolta non ci sono giustificazioni: Lukaku ha fallito nuovamente la prova del nove contro un passato che gli si sta ritorcendo contro.

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