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Roberto Mancini torna sull’addio alla Nazionale Azzurra: “Un rimpianto, ho capito l’errore e non lo ripeterò”

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Roberto Mancini è uno dei tecnici più vincenti degli ultimi anni, eppure il grande valzer delle panchine che si è scatenato nelle ultime settimane non lo ha avuto tra i suoi protagonisti.

Il suo nome è stato accostato a quello di diversi club italiani, ma nonostante le tante voci, è ancora alla ricerca di una squadra dalla quale ripartire.

L’ex commissario tecnico Azzurro, che con l’Italia ha trionfato a Euro 2020, in un’intervista rilasciata a ‘Transfermarkt’, ha parlato delle sue esperienze del passato e del momento che sta vivendo.

  • “LA SERIE A E’ CASA MIA”

    “Mi manca allenare a tempo pieno. La Serie A è la mia casa, ma sono anche interessato a nuove esperienze e ad altri campionati”.

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  • “GLI ANNI IN PREMIER ECCEZIONALI”

    “Ogni campionato è speciale. Ho apprezzato molto la Premier League, e gli anni passati nel Regno Unito sono stati davvero eccezionali. Ogni allenatore sogna la Premier. Detto questo, conservo bei ricordi delle esperienze in Turchia, Russia e Arabia. Nel calcio moderno è importante conoscere culture, tradizioni e mentalità diverse, per poter gestire al meglio uno spogliatoio internazionale”.

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  • “LA SERIE A STA CAMBIANDO”

    “La Serie A sta vivendo un cambiamento radicale nella mentalità e nella struttura. È finita l’epoca dei patron che investivano per passione. Oggi il calcio è un business internazionale e la proprietà dei club riflette questa realtà. Per avere successo, tifosi, stampa e l’intero sistema devono comprendere e adattarsi a questo cambiamento fondamentale”.

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  • “RIMPIANGO DI AVER LASCIATO LA NAZIONALE”

    “Ho rimpianto di aver lasciato l’Italia e col senno di poi ho capito l’errore. Sono errori da cui ho imparato e che non ripeterò. Allenare una Nazionale è diverso: non hai i giocatori ogni giorno per farli crescere. Ma devi dare un’identità alla squadra e creare un’alchimia tra giocatori che non giocano abitualmente insieme. Bisogna creare un gruppo unito e vincente”.

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