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Gimenez Atalanta MilanGetty Images

Più inserimenti e maggiore equilibrio: a Bergamo il Milan è stato più pericoloso con una punta che con due

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Il Milan prolunga la sua serie positiva in campionato, ma sul campo dell’Atalanta incappa in un secondo pareggio consecutivo che, per forza di cose, rallenta la sua corsa.

Non una battuta d’arresto come quella interna con il Pisa, ma certamente un risultato che non gli consente di rispondere al Napoli e che lascia dietro di sé forse più di un quesito.

La compagine rossonera, infatti, ha dato l’impressione di far meglio quando ha giocato con una sola punta di ruolo, mentre è stata poco incisiva quando aveva in campo due punte vere.

  • L’ATTACCO NON HA INCISO

    Il Milan, nel corso della partita con l’Atalanta, ha calciato nello specchio in una sola occasione: quella del goal del vantaggio siglato da Ricci dopo soli 4’ di gioco.

    Una rete che sembrava potesse mettere il discorso in discesa, e invece i meneghini hanno patito il ritorno della squadra di Juric, che poi si è fatta preferire per larghi tratti.

    A non brillare sono stati in tanti, ma in modo particolare gli attaccanti: Leao, che contro il Pisa era sembrato in grandi condizioni, è stato sostituito dopo 45’ anonimi, mentre Gimenez di fatto non è mai riuscito a pungere, prolungando la sua lunga astinenza da reti in campionato.

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  • Atalanta BC v AC Milan - Serie AGetty Images Sport

    LEAO SOSTITUITO DOPO 45’

    A fare notizia, nel corso della partita, è stata soprattutto la sostituzione di Leao dopo appena 45’ di gioco.

    In un primo momento si era pensato a una scelta, quella di Allegri, di natura tecnica e soprattutto a un messaggio inviato a un giocatore dal quale ci si attende sempre moltissimo, ma che a Bergamo non solo non ha inciso, ma non ha nemmeno aiutato lo sviluppo dell’azione.

    Dopo il triplice fischio finale, il tecnico rossonero ha in realtà spiegato che Leao era alle prese con un problema all’anca e che quindi non stava benissimo e non poteva muoversi nel migliore dei modi.

    Non un problema preoccupante in vista della Roma, ma che comunque ha avuto un peso specifico non da poco nella sfida di Bergamo.

    Non meglio ha fatto il sostituto di Leao, ovvero Nkunku: questa volta ha avuto molti minuti a disposizione, ma la cosa non si è tradotta in vera pericolosità.

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  • Atalanta BC v AC Milan - Serie AGetty Images Sport

    IL LUNGO DIGIUNO DI GIMENEZ

    Santiago Gimenez non segna un goal in Serie A da ormai più di sei mesi.

    Un digiuno lunghissimo per un attaccante che, in carriera, ha dimostrato di essere molto forte e che nella scorsa sessione di calciomercato invernale era stato preso per diventare un punto di riferimento offensivo fondamentale anche per gli anni a venire.

    La mancanza di brillantezza sotto rete è spesso riuscito ad ovviarla con quel lavoro per la squadra che, contro l’Atalanta, è venuto meno.

    Tanto impegno, un’ammonizione, un tiro non certamente indimenticabile e pochi palloni protetti spalle alla porta: questo hanno raccontato i suoi 61’ di gioco, prima di uscire a causa di un problema fisico.

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  • MEGLIO CON UNA SOLA PUNTA

    Il Milan ha un’attenuante importante: i tanti infortuni.

    Allegri a Bergamo ha presentato una squadra a ranghi ridotti e priva di elementi importanti come Rabiot, Pulisic ed Estupiñán.

    Il Milan è parso fondamentalmente stanco a tratti (anche Modric non è stato quello di sempre), ma va anche detto che si è espresso meglio quando ha giocato con una sola punta.

    Quando Gimenez è stato costretto a uscire poiché acciaccato, Allegri non ha avuto altra opzione a disposizione se non quella di inserire al suo posto un centrocampista: Loftus-Cheek.

    Un elemento duttile, che può giocare anche in posizione più avanzata e che mette sempre a disposizione della sua squadra tanta fisicità e, paradossalmente, con il suo ingresso in campo al posto di un centravanti vero, il Milan ha acquistato in pericolosità.

    La squadra rossonera è migliorata grazie alla capacità di inserimento dei suoi centrocampisti ed un maggiore equilibrio e, finché Juric non è corso ai ripari ridisegnando la squadra con alcuni cambi, ha anche dato l’impressione di poter vincere.

    Il campo dirà se si è trattato di un caso isolato o meno: la sfida di Bergamo qualche punto di domanda lo lascia.

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