Perché i giocatori del Real Madrid hanno festeggiato con una sedia la vittoria contro il Bayern

Subito dopo il triplice fischio finale, Antonio Rudiger dopo aver esultato con Carlo Ancelotti (più che altro lo ha strattonato in maniera molto vigorosa), ha iniziato un lungo giro di campo che si è concluso afferrando una sedia bianca probabilmente utilizzata da un addetto alla sicurezza.

Il difensore tedesco l’ha portata sul terreno di gioco e l’ha consegnata a David Alaba il quale l'ha subito al cielo.

“Ho fatto questo per Alaba - ha spiegato poi alla CBS - Per noi è un giocatore molto importante e penso che dovesse sollevarla in modo che i tifosi lo tirassero su di morale”.

Alaba è fermo da tempo a causa di un infortunio e la sua stagione si è conclusa con largo anticipo.

Ma cosa si nasconde dietro quella che in Spagna è detta la ‘Silla de Alaba’.

La ‘Sedia di Alaba’ è diventata un’esultanza quasi tipica per i giocatori del Real Madrid, o quanto meno da ritirare fuori nelle grandi occasioni.

Tutto è nato al termine di un Real Madrid-PSG, sfida valida per gli ottavi di finale della Champions League 2021-2022.

In quella occasione Alaba, dopo il 3-1 che valse un’altra incredibile rimonta (il PSG vinse 1-0 all’andata), festeggiò il passaggio del turno proprio sollevando al cielo una sedia.

“E’ bello provare nuove esultanze ogni tanto - svelò allora il difensore austriaco - Non è stato un qualcosa di pensato, semplicemente quella sedia era lì al momento giusto. L’emozione ha fatto il resto”.

Alaba ha poi di nuovo sollevato al cielo una sedia bianca nell’aprile del 2022 in occasione dei festeggiamenti per la conquista del 35° titolo di campione di Spagna da parte del Real Madrid.

Il gesto della sedia sollevata al cielo ha riportato alla mente di molti il gesto di Emiliano Mondonico nel corso della finale di Coppa UEFA del 1992 che vide protagonista il suo Torino contro l’Ajax.

L’allora tecnico granata, scomparso il 29 marzo 2018, in quella occasione però non sollevò al cielo la sedia per esultare, bensì per protestare contro la mancata concessione di un calcio di rigore.

Un gesto rimasto scolpito nella storia del Torino e non solo.