Per la storia e non solo: l’Atalanta cerca il trionfo in Europa League per spezzare la maledizione delle finali

L’Atalanta, nel corso della sua lunga storia, in diverse occasioni si è già ritrovata a vestire i panni di protagonista nell’atto finale di un torneo.

E’ sempre accaduto all’interno dei confini nazionali e più precisamente in Coppa Italia. Un rapporto, quello con la competizione, che era iniziato nel migliore dei modi ma che poi si è rivelato turbolento.

La Dea infatti ha giocato sei finali e di queste ben cinque hanno regalato un epilogo amaro. E’ successo al termine delle edizioni 1986-1987, quando fu il Napoli di Maradona ad imporsi dopo un doppio confronto, e la cosa si è ripetuta nove anni dopo quando è stata la Fiorentina, ancora dopo 180’, ad avere la meglio sugli orobici.

E’ solo però negli ultimi anni, in concomitanza con lo straordinario ciclo targato Gasperini, che l’Atalanta è diventata ospite assiduo delle finali di Coppa Italia.

L’ha raggiunta nel 2019 e nel 2021 venendo battuta prima dalla Lazio e poi dalla Juventus e, ovviamente in tempi recentissimi, anche nel 2024 quando è stata ancora la Vecchia Signora a frapporsi tra la Dea e la gioia di sollevare al cielo il trofeo.

Come detto, il rapporto tra l’Atalanta e le finali si era in realtà aperto nel migliore dei modi. La compagine orobica, al primo tentativo, riuscì infatti nella stagione 1962-1963, a vincere la Coppa Italia battendo in finale il Torino.

Protagonista assoluto della finalissima che si disputò il 2 giugno 1963, una data scolpita nella storia della Dea, fu Angelo Domenghini (sarebbe poi diventato una delle stelle della Grande Inter di Herrera) che siglò una tripletta nel 3-1 imposto ai granata.

Quella Coppa Italia resta, ad oggi, l’unico trofeo nella bacheca dell’Atalanta.

Il sogno ora è battere il Bayer Leverkusen per spezzare una maledizione e far posto ad una nuova e prestigiosissima coppa.

Come detto, l’Atalanta questa sera scenderà in campo per la prima volta in una finale europea.

Nel farlo diventerà l’undicesima squadra a riuscirci e dopo una lunghissima rincorsa durata qualcosa come 60 anni e 261 giorni.

Tanto è passato infatti dalla prima partita giocata in Europa dalla Dea nel settembre del 1963. Si tratta dell’attesa più lunga per una compagine europea, ma si tratta di un record destinato a durare poco: verrà battuto dall’Olympiacos tra una settimana in finale di Conference League contro la Fiorentina.

L’Atalanta scenderà in campo con l’obiettivo di regalarsi una serata storica ed il suo primo trofeo europeo e, qualora dovesse riuscirci, la cosa assumerebbe i contorni di un grande traguardo per tutto il calcio italiano.

Da quando infatti l’Europa League dal 2009 ha sostituito la Coppa UEFA, nessuna compagine nostrana è riuscita a vincere il torneo.

Ci sono riuscite solo squadre provenienti da Spagna, Portogallo, Inghilterra o Germania, mentre quelle italiane si sono spinte al massimo fino in finale sfiorando il trionfo.

L’ultima squadra italiana che è riuscita a sollevare al cielo il più pesante tra tutti i trofei delle competizioni UEFA con i suoi 15 kg, è stato il Parma nel 1999 battendo in finale il Marsiglia per 3-0. Cosa di 25 anni fa, quando l’Europa League non era stata ancora immaginata.

Ecco dunque che l’Atalanta oltre a spezzare la sua maledizione con le finali, potrebbe aiutare anche il calcio italiano ad infrangere quella con una competizione che una volta era un perfetto terreno di caccia, così come confermato dai 9 trionfi complessivi.