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Paulo Fonseca MilanGetty Images

Paulo Fonseca e l’avventura al Milan: “Non si può immaginare le pressione che c’è nell’allenarlo”

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Quella di Paulo Fonseca è stata una stagione molto particolare che lo ha visto protagonista su due panchine: quella del Milan e quella del Lione.

La sua avventura in rossonero si è conclusa lo scorso 30 dicembre dopo mesi scanditi da risultati altalenanti, ma già il 31 gennaio successivo ha avuto modo di rimettersi subito in gioco accettando l’offerta dell’OL che gli ha consentito di tornare ad essere uno dei protagonisti della Ligue 1, campionato nel quale aveva già allenato il Lille.

La scelta del Lione si è rivelata giusta, visto che in tredici partite sono arrivate nove vittorie, un pareggio e tre sconfitte, ma il tutto è stato intervallato da quanto accaduto lo scorso 2 marzo.

Paulo Fonseca, in un’intervista rilasciata a ‘L’Equipe’, è tornato sull’episodio che gli è costato una squalifica di ben nove mesi.

  • paulo-fonseca(C)Getty Images

    LIONE-BREST E L’ARBITRO MILLOT

    Come è noto, nei minuti finali di Lione-Brest, una partita di Ligue 1 che si è giocata lo scorso 2 marzo, Paolo Fonseca si è reso protagonista di un episodio che ha fatto molto discutere in Francia e non solo.

    Quando l’arbitro Benoit Millot è stato richiamato al monitor per un possibile calcio di rigore a favore del Brest, il tecnico lusitano non solo ha protestato molto animatamente, ma ha anche mimato una testata venendo così espulso.

    Un comportamento il suo, che gli è valso una squalifica di ben nove mesi.

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  • “NON VOLEVO ENTRARE IN CONTATTO”

    “In nessun modo ho avuto l’intenzione di entrare in contatto con l’arbitro o di attaccarlo: lui non si è mosso. Se lo avessi attaccato, si sarebbe mosso, si sarebbe tirato indietro”.

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  • “SONO UNA PERSONA CALMA”

    “Sono sempre stato una persona molto calma, non voglio dunque cercare scuse o dare l’impressione di giustificarmi. Ho sbagliato, lo riconosco e accetto il fatto di essere stato punito”.

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  • “DIFFICILE STARE LONTANO DAL CAMPO”

    “E’ molto difficile stare lontano dal campo, lontano dai giocatori e dai momenti importanti nello spogliatoio prima di una partita. Organizziamo tutto, ma poter essere con loro, motivarli dal vito è un qualcosa di totalmente diverso, soprattutto durante un intervallo”.

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  • Paulo Fonseca LioneGetty Images

    “FORSE DOVEVO FERMARMI DOPO IL MILAN”

    “Il perché della mia reazione? Confesso che non mi stava piacendo la direzione della partita. Tra il Milan, dove sono stato esonerato a stagione in corso per la prima volta in carriera, ed il Lione non ho avuto un vero momento di pausa. Non potete immaginare la pressione che c’è nell’allenare il Milan. Forse avrei dovuto prendermi una pausa, ma non voglio cercare scuse”.

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