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Napoli players Como Napoli Serie AGetty

Passi falsi, mercato e non solo: frenata Napoli, ora la sfida con l’Inter per rilanciarsi

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La prima sconfitta patita nel 2025, la quarta nel corso di questo campionato, arriva per il Napoli nel momento forse meno indicato in assoluto.

La compagine partenopea torna a cadere dopo oltre due mesi e mezzo e in un colpo solo perde la vetta della classifica ed inizia nel peggiore dei modi la marcia di avvicinamento che conduce a quella che potrebbe rivelarsi la partita più importante dell’anno: lo scontro diretto con l’Inter in programma il prossimo 1° marzo.


Quello patita sul campo del Como rischia di essere una battuta d’arresto figlia di qualcosa in più di una brutta prestazione: sì perché è arrivata al termine di un periodo nel quale la squadra di Conte aveva già ampiamente mostrato di avere delle difficoltà nel mantenere l’ottimo ritmo che le aveva permesso di guardare tutti per tanto tempo dall’alto in basso.

  • Amir Rrahmani Como Napoli Serie AGetty

    UN TREND NEGATIVO

    Che il Napoli non fosse in un momento di forma straordinario lo si era già capito nelle ultime uscite.

    La compagine partenopea, prima della sfida col Como, era riuscita a conservare l’imbattibilità nel nuovo anno, ma se le prime partite del 2025 si erano tradotte in una striscia di successi, nel corso di febbraio è arrivata una clamorosa frenata.

    In Napoli aveva chiuso un gennaio perfetto scandito dalle vittorie con Fiorentina (a Firenze), Verona, Atalanta (a Bergamo) e Juventus.

    Quattro successi pesanti, tre dei quali contro squadre di alta classifica, che avevano fatto pensare anche ad una possibile fuga.

    Possibilità vanificata nel mese successivo, visto che febbraio si chiuderà con appena tre punti all’attivo: quelli frutto dei pareggi contro Roma (all’Olimpico), Udinese (al Maradona) e Lazio (ancora all’Olimpico) e appunto della sconfitta per 2-1 patita a Como.

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  • “MOSTRATE CREPE MENTALI”

    Antonio Conte, dopo la sconfitta patita contro il Como, ha messo in evidenza non solo il fatto che la sua squadra sia parsa remissiva per buoni tratti della contesa, ma anche che alla base di tutto potrebbe esserci un problema di natura mentale.

    “E’ una battuta d’arresto che fa male, anche perché abbiamo mostrato delle crepe dal punto di vista mentale. Era già accaduto nelle tre partite, visto che ci siamo sempre fatti rimontare. I ragazzi stanno dando il massimo e bisogna dare anche il tempo alla squadra di crescere dal punto di vista della mentalità. Noi stiamo giocando dall’inizio con questa pressione che ci siamo messi da soli avendo questa classifica. Non era previsto che ci fosse questa pressione all’inizio e dobbiamo affrontarla nel migliore dei modi”.

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  • Khvicha Kvaratskhelia PSG Brest Champions LeagueGetty Images

    LA SQUADRA NON E’ STATA RAFFORZATA

    Il Napoli, nella prima parte di campionato, non solo ha avuto il merito di far dimenticare a tutti la scorsa terribile annata, ma come spiegato anche da Antonio Conte si è imposto quella pressione che è propria delle squadre che devono lottare per lo Scudetto.

    Tutto frutto di risultati e prove estremamente positive, che però non tradotti in un aiuto concreto da parte della società nel corso della sessione invernale di calciomercato.

    Il Napoli ha perso la sua stella di prima grandezza, ovvero Kvaratskhelia, ed è riuscita a sostituirla solo nelle battute finali con un elemento che non rappresentava di certo una prima scelta, ma che via via ha assunto sempre più le sembianze di un ripiego: Noah Okafor.

    L’esterno offensivo è arrivato dal Milan, dove era da tempo fuori dal progetto tecnico, dopo che per settimane si sono seguiti i vari Garnacho, Adeyemi, Yeremay e Saint-Maximin, tutti giocatori che forse avrebbero fatto meno fatica a far rimpiangere ‘Kvara’.

    Alla fine il mercato del Napoli si è limitato agli arrivi di Scuffet, Hasa, Okafor appunto e quel Billing che proprio contro il Como ha fatto il suo debutto in Serie A.

    Certo, a complicare ulteriormente le cose ci si è messo l’infortunio occorso a David Neres, forse l’uomo sul quale la dirigenza contava realmente per un dopo-Kvaratskhelia meno traumatico.

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  • LO SCONTRO DIRETTO

    I soli tre punti raggranellati a febbraio fanno pensare ad una brusca frenata, ma il calendario mette subito a disposizione del Napoli la possibilità di riportarsi in vetta.

    I partenopei ospiteranno i 1° marzo al Maradona l’Inter per una sfida che ha già assunto i contorni del bivio fondamentale nella corsa che conduce allo Scudetto.

    Il Napoli arriverà alla sfida più fresco, visto che i nerazzurri nel frattempo saranno chiamati anche ad affrontare la Lazio in Coppa Italia e lo farà sapendo che una vittoria vorrebbe dire tornare nuovamente in vetta solitaria.

    La volata per il titolo è già partita e gli uomini di Conte potranno contare su un calendario decisamente meno fitto, ma intanto già nello scontro diretto bisognerà dare un segnale importante.

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