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Luis de la Fuente Spain England Euro 2024Getty

Paradosso De la Fuente: il commissario tecnico che ha rilanciato la Spagna ‘senza contratto’

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Fino ad un paio di anni fa di lui si sapeva relativamente poco, oggi invece Luis de la Fuente è uno degli allenatori più apprezzati dell’intero panorama calcistico mondiale.

Dopo aver vinto un Europeo U19 ed un Europeo U21, nel 2022 è stato scelto dalla RFEF per succedere all’esonerato Luis Enrique sulla panchina della Nazionale maggiore della Spagna e da allora la Roja non solo ha vinto tutto ciò che poteva vincere, ma lo ha fatto proponendo un gioco spettacolare e lanciando numerosi giovani.

De la Fuente ha ereditato una squadra che aveva profondamente deluso a Qatar 2022 (eliminata agli ottavi dal Marocco) e in breve tempo si è guadagnato un posto nella storia del calcio spagnolo, eppure di fatto è legato alla sua Federazione da un contratto che gli garantisce uno stipendio nemmeno avvicinabile a quello dei commissari tecnici di altre Nazionali importanti.

  • Luis de la FuenteGetty Images

    DUE ANNI DI SUCCESSI

    Diventato commissario tecnico della Nazionale maggiore spagnola l’8 dicembre 2022, Luis de la Fuente in meno di due anni ha vinto praticamente tutto ciò che poteva vincere.

    Prima ha guidato la Roja al successo in Nations League (edizione 2022-2023), poi soprattutto al trionfo a Euro 2024.

    Due successi molto importanti conseguiti mentre dava vita ad un ciclo tutto nuovo.

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  • NESSUNO COME LUI NELLA STORIA DELLA SPAGNA

    Battendo sabato sera la Danimarca in una sfida di Nations League, Luis de la Fuente si è spinto fino a quota 20 vittorie ottenute con la Roja.

    Venti successi accompagnati da due pareggi e due sconfitte e questo vuol dire che la sua Spagna sta viaggiando all’incredibile media di 2,58 punti a partita.

    Nessun commissario tecnico, nella storia della Nazionale spagnola, è riuscito a fare meglio.

    Tra coloro con almeno dieci panchina all’attivo, ha superato il grande Vicente del Bosque (il recordman con 114 panchine) che si è ‘fermato’ a quota 2,41 di media e Julen Lopetegui che ha ottenuto 2,4 punti a partita. Quarto in questa speciale classifica è Luis Aragones.

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  • Spain boss Luis de la FuenteGetty Images

    UN CONTRATTO TEMPORANEO

    Quando Luis de la Fuente è diventato commissario tecnico della Nazionale maggiore, ha sottoscritto un contratto biennale da 600mila euro che prevedeva un’opzione per il rinnovo.

    Prima di Euro 2024, la Commissione Direttiva della Federazione spagnola ha attivato la clausola prolungando il contratto fino al 2026, ovvero quando ci saranno i Mondiali.

    Da tempo in realtà vanno avanti le trattative per il rinnovo fino al 2028 che consentirebbe al tecnico di triplicare il suo stipendio, ma c’è un problema: la RFEF è senza presidente.

    L’aumento promesso non è dunque mai stati ratificato e a Luis de la Fuente non resta che attendere le prossime elezioni per il rinnovo.

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  • “CON LUIS ENRIQUE NON SAREBBE SUCCESSO”

    Nei giorni scorsi, parlando a El Larguero, De la Fuente si è lamentato per la situazione che si è venuta a creare.

    “Non è normale che l’allenatore campione d’Europa sia senza un contratto rinnovato. Sono qui alle stesse condizioni di quando allenavo l’Under 21, solo che nel frattempo ho vinto un Europeo. Non credo che con Luis Enrique sarebbe successo, anzi credo che non sia mai accaduta. Il buon senso vorrebbe che avessi già firmato per un adeguamento. Quello che voglio è che tutto si risolva al più presto”.

    Paradossalmente, De la Fuente ha preso il posto del commissario tecnico più pagato della storia della Nazionale spagnola (Luis Enrique).

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