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Osimhen Napoli gfxGOAL

Osimhen saluta il Napoli: le tappe del suo viaggio e un rapporto vissuto tra alti e bassi

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Per i crismi dell’ufficialità ci sarà da attendere qualche ora ancora, ormai però non ci sono più dubbi: Victor Osimhen si appresta a diventare un nuovo giocatore del Galatasaray.

Un epilogo difficile anche solo da ipotizzare fino a pochi giorni fa, che mette fine ad una delle ‘telenovele’ che hanno caratterizzato la sessione estiva di calciomercato, ma anche ad una storia che meritava forse un finale diverso.

Sì perché se è vero che l’attaccante nigeriano si trasferisce nel Bosforo con la formula del prestito secco, è anche scontato il fatto che questa separazione temporanea è il preludio di un divorzio destinato a consumarsi al termine di una storia d’amore tanto intensa quanto travagliata, scandita da 76 goal in 133 partite.

Osimhen, comunque vadano le cose, si è meritato un posto nella storia del Napoli ed è anche per questo che il finale lascia un retrogusto amaro.

Si tratta solo dell’ultima tappa di un viaggio fatto di trionfi e dolorose fratture.

  • Napoli ScudettoGetty

    LO SCUDETTO DA STRAORDINARIO PROTAGONISTA

    Victor Osimhen verrà per sempre ricordato come il bomber del terzo Scudetto. C’è tanto di suo nel titolo vinto dal Napoli al termine dell’esaltante stagione 2022-2023.

    Il bomber nigeriano è stato tra gli straordinari trascinatori di una squadra che, alla sua seconda stagione sotto la guida di Luciano Spalletti, si è esaltata al punto di dominare il campionato proponendo tra l’altro il miglior calcio dell’intero torneo (ed uno dei migliori dell’intero panorama calcistico europeo).

    Finalizzatore delle azioni di una macchina perfetta che fin dalla prima giornata ha iniziato a viaggiare con il pilota automatico è stato proprio Victor Osimhen che il 4 maggio mette a segno contro l’Udinese il goal che vale quell’ultimo punto che serviva per vincere lo Scudetto, a 33 anni di distanza dall’ultimo, con cinque giornate di classifica.

    E’ quella la 26esima rete del suo campionato (in 32 partite), quella che lo consegna alla storia. Osimhen, al termine di una stagione da 31 goal complessivi, si laurea capocannoniere della Serie A, viene eletto miglior attaccante del torneo e diventa il giocatore africano con il maggior numero di reti siglate nel massimo campionato italiano.

    E’ un idolo assoluto per i tifosi del Napoli, nonché uno dei attaccanti più ambiti del panorama calcistico mondiale.

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  • IL RINNOVO NEL DICEMBRE 2023

    Dopo la conquista dello Scudetto, Victor Osimhen vive un’estate travagliata.

    Il suo nome viene accostato a quello di alcune tra le più importanti società europee, oltre che a quello dei ricchissimi club sauditi. Circolano voci di offerte incredibili, ance da 150 milioni di euro, ma il Napoli decide di fare muro e di non cedere la sua stella di prima grandezza.

    La volontà del club partenopeo è quella di creare un ciclo vincente e dunque non si può prescindere dai goal del bomber nigeriano, ma intanto qualcosa si è rotto.

    Si parla di un Osimhen sempre meno contento, di rapporti non idilliaci tra le parti, ma intanto a dicembre quasi a sorpresa il club ed il giocatore si riavvicinano trovando un intesa per il rinnovo fino al giugno 2026.

    All’attaccante viene garantito un ingaggio da oltre 10 milioni netti a stagione e nel contratto viene inserita una clausola rescissoria che si aggira sui 120/130 milioni di euro. Di fatto si tratta di un modo per tracciare una via d’uscita e ad ammetterlo un mese più tardi è il presidente Aurelio De Laurentiis.

    “Osimhen andrà via? Lo sapevamo, si sapeva già da questa estate. Infatti la trattativa per il rinnovo è stata molto lunga ed amicale. Sapevamo perfettamente che sarebbe andato al Real Madrid, al PSG o in una squadra inglese”.

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  • Osimhen GarciaGetty Images

    UNA STAGIONE COMPLICATA

    Osimhen inizia la stagione 2023-2024 siglando una doppietta decisiva alla prima giornata di campionato sul campo del Frosinone, per poi trovare la via della rete anche una settimana dopo contro il Sassuolo.

    Tutto lascia presagire ad un’altra annata da dominatore assoluto, ma si inceppa per tre partite, prima di segnare per tre consecutive e di fermarsi per un infortunio muscolare.

    Si inizia a parlare di crepe con Rudi Garcia e la cosa emerge chiaramente quando prende malissimo una sostituzione. A dicembre vince il Pallone d’Oro africano, ma intanto tra squalifiche, problemi fisici, cambi in panchina e Coppa d’Africa, salta un numero importante di partite.

    Il Napoli intanto arranca in campionato ed Osimhen, nonostante i 15 goal in 25 partite nel torneo, non riesce a risollevare una squadra sprofondata fino al baratro del decimo posto in classifica.

    Ad inizio stagione nessuno avrebbe osato immaginare un Napoli così arrendevole nel corso della stagione nel quale è stato chiamato a difendere lo storico terzo Scudetto conquistato pochi mesi prima.

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  • ARRIVA CONTE, OSIMHEN VA VIA

    L’uomo chiamato a riportare in Napoli ad alti livelli è Antonio Conte. E’ attorno all’allenatore pugliese che si decide di creare un nuovo ciclo.

    Il tecnico, fin dal giorno della sua presentazione, fa capire che il percorso di Osimhen al Napoli si è difatti chiuso.

    “Per quanto riguarda Osimhen, so benissimo che ci sono degli accordi ed è una situazione totalmente diversa rispetto alle altre: io assisto, ma non posso entrare in questo discorso perché fa parte di accordi precedenti, che mi sono stati detti e io ho accettato”.

    Fin dai primi giorni di ritiro appare chiaro come non ci sia nemmeno la volontà di cercare di ricucire lo strappo con un giocatore che ha già chiesto la cessione, tanto che si inizia a parlare già di un nome per il dopo-Osimhen: quello di Romelu Lukaku.

    Sono settimane di fatto vissute da separato in casa in attesa dell’offerta migliore. Osimhen ha estimatori importanti, ma non tutto va come previsto.

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  • Victor Osimhen Galatasaray 2024Getty Images

    PSG, CHELSEA, AL-AHLI E GALATASARAY

    A metà luglio sembra praticamente fatta per il trasferimento di Osimhen al PSG. Il giocatore gradisce la destinazione ed il club transalpino offre alcune contropartite più un conguaglio. Per giorni si parla di fumata bianca in arrivo, ma le parti non riusciranno a trovare un’intesa definitiva.

    Osimhen intanto è diventato un peso insostenibile per il Napoli (lo stipendio è pesantissimo e con la sua cessione andrebbe finanziata parte del mercato), ma nessuno si fa avanti in maniera concreta per l’acquisizione del suo cartellino.

    Entra così in scena il Chelsea, che però punta su un prestito oneroso inserendo nell’operazione Lukaku: al Napoli non basta.

    Le settimane passano senza sussulti, fino a che non è l’Al-Ahli ad irrompere sulla scena: i milioni sul tavolo sono 70, ma Osimhen non è attratto dalla Saudi Pro League.

    Il suo agente Calenda tuona con un post nel quale spiega che Osimhen “Non è un pacco da spedire lontano” e la situazione precipita di nuovo.

    Il Napoli intanto chiude per Lukaku ed il bomber nigeriano decide di aprire all’Al-Ahli poiché attratto da un quadriennale da 40 milioni a stagione, ma il club saudita non trova l’accordo col Napoli e vira su Toney.

    Siamo alle battute finali del mercato e dopo il gong Osimhen resta fuori rosa. Le opzioni per lui sono ormai pochissime e tra queste a fare breccia è quella del Galatasaray che fa suo il giocatore in prestito secco.

    Il finale più inaspettato per una storia che meritava un epilogo diverso.

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