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Non solo la Coppa Italia: Sergio Conceiçao può giocarsi anche la permanenza al Milan

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Solo a fino a poche settimane fa, in tanti avrebbero fatto fatica a scommettere anche pochi euro sulla sua riconferma, ma oggi per Sergio Conceiçao le cose potrebbero essere clamorosamente cambiate.

O forse sarebbe meglio dire potrebbero cambiare, sì perché il tecnico lusitano, questa sera si giocherà un bonus importante.

Il Milan si appresta a scendere in campo nella finale di Coppa Italia che lo vedrà opposto al Bologna e un eventuale successo potrebbe modificare la prospettiva delle cose.

Potrebbe certamente dare un senso diverso ad una stagione che non resterebbe indimenticabile, ma che con due trofei in più in bacheca diventerebbe certamente più digeribile, ma anche all’operato di un tecnico che, seppur tra mille difficoltà, potrebbe ritagliarsi un piccolo posto nella straordinaria storia del club rossonero.


  • DUE TROFEI IN UN’UNICA STAGIONE

    C’è stato un periodo storico, quello d’oro dell’era Berlusconi, che per il Milan vincere due trofei nell’arco di una singola stagione, era non propriamente una consuetudine, ma comunque un qualcosa che accadeva con una certa frequenza.

    Oggi quegli anni sono lontani e nel frattempo molte cose sono cambiate e per tornare all’ultima stagione nella quale il club rossonero è riuscito a festeggiare due trionfi, bisogna tornare all’annata 2007-2008.

    Cose di diciotto anni fa, quando alla guida della compagine meneghina c’era un certo Carlo Ancelotti, un tecnico che poi in seguito sarebbe diventato uno degli allenatori più vincenti dell’intera storia del calcio mondiale.

    Ebbene in quella stagione il Milan sollevò vinse, nel giro di pochi mesi tra il 31 agosto ed il 16 dicembre del 2007, prima la Supercoppa Europea imponendosi per 3-1 sul Siviglia nel Principato di Monaco, e poi il Mondiale per Club a Yokohama battendo 4-2 il Boca Juniors dopo aver superato in semifinale gli Urawa Red Diamonds.

    Due trofei messi in bacheca da Campioni d’Europa in carica e questo fa capire quante cose siano cambiate da allora.

    Dopo il 2007, il Milan ha vinto ancora (sempre però in ambito nazionale), ma con molta meno frequenza rispetto agli anni d’oro, assicurandosi due Scudetti e tre Supercoppe Italiane.

    La doppia soddisfazione manca dunque da tanto tempo e Sergio Conceiçao ha dunque la possibilità di sfatare quello che è diventato una sorta di tabù.

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  • L’ULTIMA COPPA ITALIA NEL 2003

    Se il Milan non vince due trofei dal 2007, ancora più indietro bisogna tornare per l’ultimo trionfo in Coppa Italia.

    Correva l’anno 2003 e sulla panchina del Milan sedeva ancora Carlo Ancelotti. In quella edizione del torneo, nella quale le partite si giocavano ancora tutte, compresa la finale, con la formula andata e ritorno, i rossoneri superano l’Ancona, il Chievo, la Lazio ed infine la Roma imponendosi prima 4-1 all’Olimpico e poi pareggiando 2-2 al Giuseppe Meazza.

    Era quello un Milan che nel corso dell’estate precedente era stato rafforzato con l’arrivo, tra gli altri, di campioni del calibro di Dida, Nesta, Seedorf e Rivaldo e che prima di sollevare al cielo la Coppa Italia, battere la Juventus ai calci di rigore in una storica finale di Champions League tutta italiana giocata all’Old Trafford.

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  • FBL-ITA-COPPA ITALIA-INTER-MILANAFP

    IL CAMMINO DEL MILAN IN COPPA ITALIA

    Se è vero che il Milan di Sergio Conceiçao ha fatto fatica in campionato ed ha chiuso troppo presto la sua avventura in Champions League (una vittoria, un pareggio e due sconfitte con lui alla guida), è altrettanto vero che i rossoneri per raggiungere la finale di Coppa Italia hanno dovuto affrontare un cammino tutt’altro che in discesa.

    Il percorso di Conceiçao è partito dai quarti di finale (a dicembre nella sfida per gli ottavi di finale vinta per 6-1 contro il Sassuolo alla guida della squadra c’era ancora Paulo Fonseca) e contro un avversario di valore: la Roma.

    Un ostacolo non semplice da superare, ma i rossoneri hanno sbrigato la pratica senza troppi affanni imponendosi per 3-1.

    In semifinale poi è stato il turno dell’Inter, per un doppio Derby sentitissimo nel quale i nerazzurri si giocavano anche la possibilità di continuare a seguire il tanto agognato ‘Triplete’.

    Il Milan dopo aver pareggiato 1-1 all’andata, ha travolto ‘cugini’ al ritorno con un netto 3-0. Conceiçao e i suoi ragazzi dunque non sono arrivati in finale per inerzia, ma hanno invece meritato il pass superando ostacoli molto duri.

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  • IL RENDIMENTO DEL MILAN E’ MIGLIORATO

    Per buona parte della stagione Sergio Conceiçao è stato costretto ad ‘inseguire’ Paulo Fonseca, ma grazie agli ultimi risultati, non solo ha migliorato la sua media punti, ma ha anche visto la sua squadra rilanciarsi, almeno dal punto di vista matematico, in ottica quarto posto (il Milan è a -4 da Juventus e Lazio a due giornate dalla fine del campionato).

    L’ex tecnico del Porto ha viaggiato in campionato ad una media di 1,74 punti a partita, mentre il suo predecessore si era fermato ad 1,59. Se si guarda invece a tutte le competizioni, sono stati 1,79 i punti di Conceiçao contro gli 1,75 di Fonseca.

    Certo fare paragoni e affidarsi solo ai freddi numeri senza tenere conto di tutti i fattori possibili e delle variabili è sempre complicato, ma comunque non si può negare che arrivare a stagione in corso, piuttosto che lavorare con la squadra dall’estate, rende ogni compito più arduo.

    A Sergio Conceiçao va dunque dato il merito di aver, anche grazie a modifiche tattiche ed il recupero di giocatori come Jovic, tenuto la barra dritta nonostante le difficoltà che la stagione ha imposto.

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  • Sergio Conceicao Milan AtalantaGetty Images

    UN FUTURO TUTTO DA SCRIVERE

    Qualora il Milan dovesse effettivamente a chiudere l’annata con due trofei in bacheca, in casa rossonera si renderebbe necessaria quantomeno un’approfondita riflessione.

    Rinunciare ad un tecnico che, dopo aver vinto la Supercoppa Italiana dopo appena quattro giorni dal suo arrivo e tra l’altro battendo Juventus ed Inter, trionfa anche in Coppa Italia, sarebbe molto più complicato.

    Certo il Milan non ha cambiato marcia come in molti avrebbero sperato e i miglioramenti sono stati graduali e non veloci, ma comunque ci sono stati.

    Sergio Conceiçao è tra l’altro un tecnico ancora giovane e vincente, che ha già vinto dodici titoli in carriera, tra i quali anche tre campionati portoghesi.

    La finale di Coppa Italia potrebbe dire molto sul suo futuro ed un’eventuale successo potrebbe rendere più salda una posizione che solo fino a qualche settimana fa era molto più che precaria.

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