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Ndoye Milan Bologna Coppa ItaliaGetty Images

Ndoye nella storia del Bologna: dall’intuizione del club rossoblù, alla consacrazione con Italiano

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Da mercoledì sera c’è anche il suo nome, scritto in grassetto, nel libro della storia del Bologna.

Dan Ndoye si è meritato di diritto questo privilegio, segnando quella che è forse la rete più importante della sua carriera: quella che ha consentito alla compagine felsinea di tornare a mettere in bacheca la Coppa Italia dopo 51 lunghissimi anni di attesa.

Un goal, quello siglato in finale contro il Milan, che ha fatto esplodere una città ed una tifoseria intera e che, ancora una volta, ha confermato come oggi in ambito italiano sono pochi i giocatori nel suo ruolo bravi quanto lui.

Che fosse forte lo si era infatti capito già nel corso della sua prima annata in rossoblù con Thiago Motta, ma è stato Vincenzo Italiano a tirare fuori tutto il suo potenziale e a renderlo uno degli esterni più decisivi della Serie A.


  • UNA GRANDE INTUIZIONE DEL BOLOGNA

    Il Bologna ha accolto Ndoye nell’estate del 2023 prelevandolo dal Basilea a fronte di un esborso da circa 10 milioni di euro. Una cifra che, letta con gli occhi di oggi, sembra quasi irrisoria.

    Una grande intuizione grazie alla quale il club felsineo ha portato in Italia un giocatore che Vincenzo Italiano aveva già avuto modo di osservare da vicino, quando con la sua Fiorentina ha sfidato proprio il Basilea in un sofferto doppio confronto di Conference League.

    A rubare la scena tra gli elvetici in quella semifinale fu Amdouni che segnò sia all’andata che al ritorno, ma in realtà a stupire più di tutti fu proprio Ndoye che all’epoca giocava in una posizione molto diversa da quella di oggi.

    Il tecnico Vogel lo schierò terzino destro all’andata e centrocampista di destra al ritorno e l’attuale stella del Bologna colpì per corsa, resistenza e bravura. In quel periodo si parlava del forte interesse di club di Premier League per lui, ma brava è stata la società rossoblù a crederci e ad assicurarsi un giocatore che oggi in Italia fa la differenza come pochi.

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  • AC Milan v Bologna - Coppa Italia FinalGetty Images Sport

    ERA IN DUBBIO PER LA FINALE

    Ndoye si è guadagnato un posto nella storia del Bologna, grazie ad un goal siglato in una finale che ha rischiato di non giocare.

    Sì perché l’esterno svizzero, a fine aprile, ha riportato un risentimento alla coscia sinistra che aveva fatto pensare ad uno stop potenziale di tre settimane.

    Tempi di recupero che avevano messo seriamente in dubbio la sua presenza in finale di Coppa Italia e che avevano fatto pensare ad un possibile rientro per la penultima di campionato.

    Ndoye non solo ha stretto i denti, ma ha accelerato al punto di farsi trovare pronto per la gara più importante della storia recente del Bologna. Contro il Milan è sceso in campo dal 1’ e, rete a parte, per tutti gli 80’ della sua partita, è risultato praticamente dominante.

    Ha attaccato sistematicamente Tomori mettendolo in difficoltà fin dalle battute iniziali, tanto da indurlo già nel primo tempo ad un fallo da giallo.

    Una prestazione di livello eccelso, partendo sempre da sinistra, giustamente premiata da un goal storico.

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  • LA DEFINITIVA CONSACRAZIONE

    Ndoye ha mostrato ottime cose già alla sua prima annata al Bologna sotto la guida di Thiago Motta. Il tecnico italo-brasiliano gli ha subito affidato una maglia da titolare in alto a destra, nel tentativo di valorizzare al meglio le sue caratteristiche.

    Una fiducia che l’esterno elvetico ha ripagato con buone prestazioni, ma non ai livelli di quella della sua seconda stagione all’ombra delle Due Torri.

    Negli ultimi mesi Ndoye, complice anche un anno di esperienza in più in un calcio per lui tutto nuovo, è esploso definitivamente, fino a diventare uno dei migliori giocatori della Serie A.

    Tanti meriti vanno ovviamente dati anche a Vincenzo Italiano, che ha trovato in lui un elemento che si adatta perfettamente alle sue esigenze calcistiche. Rispetto a quanto fatto con Thiago Motta, oggi Ndoye gioca con maggiore frequenza a sinistra, da dove si accentra per poi tentare la conclusione di destro.

    Quando parte in velocità è un giocatore difficile da prendere e questo era parso evidente fin dai suoi primi mesi italiani, ma a questa importante caratteristica, ne ha unito una importante: ora è anche decisivo.

    Sono ben otto infatti i goal segnati in ventotto partite di campionato, ai quali appunto aggiungere quello storico in finale di Coppa Italia.

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  • Ndoye Milan Bologna desktopGetty Images

    QUALE FUTURO PER NDOYE?

    Normale che Ndoye, negli ultimi mesi, abbia attirato su di sé le attenzioni di alcuni dei migliori club italiani ed europei.

    Il suo nome è stato accostato a quelli di Inter e Napoli, ma ovviamente è troppo presto per dire se e quando lascerà il Bologna.

    Gioca infatti in una delle squadre più ambiziose d’Italia e il suo cartellino è di proprietà di un club che, per fare un ulteriore step, dovrà provare a trattenere i suoi uomini migliori.

    Quello che è certo è che la sua valutazione si sta impennando di settimana in settimana, tanto che oggi si parla di cifre nell’ordine dei 35 milioni di euro. I 10 milioni insomma versati dal Bologna nelle casse del Basilea nell’estate del 2023 sono solo un lontano ricordo, a dimostrazione del fatto che, ancora una volta, i dirigenti rossoblù hanno visto giusto.

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