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Iraq Mondiali 2026Getty Images

Mondiali 2026, Iraq e Giordania per un posto diretto: a giugno il verdetto, l'allargamento della Coppa vale un sogno

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Si può certamente discutere sulla decisione della FIFA di allargare il Mondiale, a partire dal 2026, al numero di 48 squadre e non più 32. Una scelta prettamente economica, di nuove possibilità per le rappresentative o un mix di entrambi i fattori? Consapevoli della certezza di non poter sapere (o forse di non voler, chissà) dove sia la verità, la Coppa del Mondo che si giocherà in Messico, Stati Uniti e Canada il prossimo anno presenta senza dubbio un'enorme occasione per Nazionali che fino all'ultima edizione sarebbe state limitate dal numero ridotto di slot, specialmente per quelle asiatiche, africane e centro-americane. Ora, però, tutto cambia.

Pensiamo all'Asia, che avrà otto squadre al Mondiale 2026 rispetto alle sei della scorsa edizione (una era però il Qatar padrone di casa) e alcune piccole Nazionali finalmente alla Coppa del Mondo per la prima volta o comunque dopo diversi decenni.

In questo scenario, oltre alle solite note Iran e Giappone (prime a qualificarsi per il 2026), le rappresentanti dell'Asia ai Mondiali centro-nord americane saranno in buon numero quelle provenienti dal Vicino o Medio Oriente che dir si voglia. Dal gruppo B di qualificazione, la scoperta di nuove Nazionali.

  • IRAQ-COREA DEL SUD PER LA PRIMA QUALIFICATA?

    Solamente a giugno, con le ultime due partite, si deciderà il destino del gruppo B di qualificazione asiatica ai Mondiali. Se nel girone A e C Giappone e Iran sono già certe di un posto al Mondiale 2026, nel gruppo di mezzo c'è ancora grande equilibrio.

    Prima partita di giugno, Iraq-Corea del Sud porterà probabilmente alla prima qualificata certa. Quattro punti separano le due squadre (16 per i sudcoreani, 12 per gli iracheni), con la Giordania nel mezzo.

    Visto il grande equilibrio del girone B, Iraq-Corea del Sud potrebbe non bastare per vedere la prima qualificata, ma in ogni caso dalla sfida, comunque vada il contemporaneo match tra Oman e Giordania, arriverà una capolista che manterrà il trono almeno fino all'ultima giornata. Da canto suo, la Corea del Sud ha un piede e mezzo al Mondiale dopo la sconfitta dell'Iraq contro la Palestina: basterà un pareggio negli ultimi due turni per qualificarsi.

    L'Iraq al Mondiale 2026 avrebbe un significato particolare e di rinascita sportiva, considerando gli ultimi terrificanti due decenni in seguito all'invasione degli Stati Uniti nel 2003.

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  • Giordania Mondiali 2026Getty Images

    LA GIORDANIA E UN SORPASSO AL FOTOFINISH

    A 13 punti, la Giordania ha guadagnato un punto sull'Iraq nel terzultimo turno di qualificazioni (1-1 contro la Corea del Sud il 25 marzo, sconfitta irachena a sorpresa contro la Palestina), prendendosi il secondo posto e dunque il ruolo di favorita per un posto al Mondiale, al pari del team sudcoreano.

    La Giordania affronterà l'Oman nel penultimo turno di qualificazione (almeno in questa fase) e dunque l'Iraq nell'ultimo. Ha completamente il destino nelle proprie mani, consapevole che dovrà sperare in una vittoria o un pareggio della Corea del Sud contro l'Iraq, per poi batterla al pari dell'eventuale successo contro l'Oman.

    Qualora non si classifichi prima o seconda, le posizioni che valgono la qualificazione diretta al Mondiale, la Giordania potrà accedere quasi sicuramente alla quarta fase, in cui ci saranno a disposizione altri due posti.

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  • OCCHIO ALL'OMAN

    Tra le rappresentative in lotta per un posto al Mondiale 2026, l'Oman è sicuramente quella meno conosciuta. Al pari della Nazionale calcistica, anche il paese non è certo sempre al centro della cronaca.

    Un eventuale approdo ai Mondiali del prossimo anno porterebbe l'Oman ad essere conosciuto in ogni angolo del pianeta grazie alla forza del calcio, qualcosa di cui il governo locale è pienamente consapevole.

    Indietro rispetto a Giordania, Corea del Sud e Iraq, l'Oman non è però ancora tagliata fuori dalla qualificazione al Mondiale 2026, ma potrebbe accedervi tramite la quarta o la quinta fase (i playoff intercontinentali).

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  • IL DISCORSO PALESTINA

    Penultima nel girone, la Palestina può ancora giocare i Mondiali 2026 dopo la clamorosa rimonta contro l'Iraq del 25 marzo. I due goal nel finale della sfida tengono ancora in corsa la squadra guidata dal 44enne Ehab Abu Jazar, che potrebbe approdare alla quarta fase che mette in palio altri due posti per la Coppa del Mondo.

    Tra difficoltà inimmaginabili, la Palestina ha ottenuto sei punti nel girone (riuscendo a pareggiare contro la Corea del Sud, tra gli altri risultati) e prova ad alzare le voce in ogni modo durante le gare, con striscioni, messaggi e festeggiamenti post goal che richiamano quanto sta succedendo a Gaza da decenni e soprattutto nell'ultimo biennio.

    Per annunciare i convocati in vista delle partite di marzo, la Nazionale palestinese ha in particolare pubblicato un video toccante con le immagini della devastazione attualmente in corso in patria.

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