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Modric milan maglia emirates 2026

Modric e il trasferimento al Milan: “Dopo il Real Madrid tutto è un passo indietro, ma il club rossonero è molto vicino”

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Tra tutti i giocatori arrivati la scorsa estate in Serie A, Luka Modric merita un discorso a parte.

Se da un lato ha infatti già varcato la soglia dei quarant’anni, dall’altro è stato uno dei più grandi centrocampisti di tutti i tempi e gli sono bastate poche partite nel calcio italiano per dimostrarlo.

Diventato subito il leader in campo di un Milan che è tornato a segnare in grande, Modric è oggi una delle stelle più importanti del nostro campionato.

Il fuoriclasse croato, in una lunga chiacchierata con Slaven Bilic nel suo programma ‘(Ne)uspjeh prvaka’, ha parlato della sua carriera e del suo approdo in rossonero.

  • “EURO 2008 IL MOMENTO PIU’ DIFFICILE”

    “L’eliminazione contro la Turchia agli Europei del 2008 ha rappresentato il momento più difficile della mia carriera. Non sei preparato a un qualcosa del genere. Ero giovane e avremmo potuto fare meglio, all’epoca si diceva che ero al livello di Iniesta. E’ stato un trauma ed è ancora lì”.

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  • “NON MI HANNO CEDUTO AL CHELSEA”

    “Nel 2011 non avrei dovuto dire pubblicamente che volevo andare via, comunque ho fatto molto bene al Tottenham. Sono stati molto duri con me e il presidente Levy fin dal primo incontro ha messo in chiaro che non c’era la possibilità di essere ceduto. Sapevo che andare al Chelsea sarebbe stato complicato a causa della rivalità tra i due club. Quell’anno loro hanno vinto la Champions League, noi invece non ci siamo qualificati. Alla fine è andata meglio così, perché se fossi andato al Chelsea forse non sarei mai arrivato al Real Madrid”.

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  • “COMPLICATO ANDARE AL REAL MADRID”

    “Il presidente mi disse che mi avrebbe ceduto solo al Real Madrid, ma sembrava una cosa così lontana. Poi sono venuto a sapere dell’interesse, ma la trattativa è stata incredibilmente complicata e lunga. E’ stato un momento difficile, ma mi avevano fatto una promessa e io avevo già preso la mia decisione, tanto che ero pronto a non giocare più con il Tottenham”.

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  • “DURA LASCIARE IL REAL”

    “Non è stato facile lasciare un club nel quale ho trascorso uno dei momenti più belli della mia vita. Ci sono arrivato a 27 anni, forse tardi ma al momento giusto, e me ne sono andato a quasi 40. E’ incredibile, tutti sanno che al Real la mediocrità non è contemplata ed io sono riuscito a mantenere per così tanto tempo un livello molto alto. Pensavo che sarei rimasto per cinque o sei anni, poi il desiderio è stato quello di ritirarmi a Madrid. Tutto ha un inizio e una fine però, e a volte le cose non vanno come previsto. E’ successo quello che è successo, non mi pento di nulla”.

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  • “DOPO IL REAL QUALSIASI COSA E’ UN PASSO INDIETRO”

    “Ovunque tu vada dopo il Real Madrid, fai un passo indietro. E’ innegabile, tutti i giocatori possono confermarlo. Sono arrivato però in un club che per storia e reputazione è molto vicino al Real e per me è la situazione migliore che potesse capitarmi. Io sono cresciuto con il calcio italiano e il Milan era la mia squadra preferita”.

  • “FACILE DECIDERE DI ANDARE AL MILAN”

    “Boban, che è stato il capitano della Croazia, ha avuto una grande carriera al Milan. Io gioco ancora ad altissimo livello e il campionato italiano è tra i più competitivi in Europa. Ci sono tante squadre simili, è difficile trovare spazio e per me è stato molto facile decidere, soprattutto dopo che mi hanno spiegato il progetto. Cercavano un giocatore che potesse portare ambizione, carisma e motivazione. Ho sempre pensato che in caso di addio al Real, il Milan sarebbe stato il club nel quale mi sarebbe piaciuto giocare di più”.

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