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Atalanta BC v Juventus - Serie A TIMGetty Images Sport

Miretti rientra dopo la sosta, dove può giocare nella Juventus: centrocampista o trequartista?

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Quella di Fabio Miretti è una stagione che, di fatto, deve ancora iniziare.

Tornato alla Juventus dopo un’esperienza molto importante come quella al Genoa, il centrocampista bianconero non ha ancora avuto modo di esordire nel corso della nuova annata calcistica.

A fermarlo è stato un infortunio che non gli ha sin qui permesso di dare il suo contributo ma, dopo mesi vissuti da semplice spettatore interessato, adesso vede finalmente la luce alla fine del tunnel.

Considerato per anni uno dei migliori prodotti del settore giovanile della Juve, ha già avuto modo di ritagliarsi il suo spazio in prima squadra, ma adesso per lui è arrivato il momento di fare il passo successivo.

Il suo recupero rappresenterà un elemento importante anche per Igor Tudor, che potrà tornare a contare su un giocatore capace di garantirgli non solo qualità, ma anche tanta duttilità.


  • RIENTRO VICINO

    Fabio Miretti si è fermato ad agosto, quando ha riportato un infortunio nel corso di un’amichevole in famiglia con la Next Gen.

    Un problema non di poco conto, visto che si è trattato, come poi svelato dalla Juventus, di una lesione del muscolo semitendinoso della coscia destra.

    Inizialmente si era pensato a un rientro in tempi non eccessivamente lunghi, ma la sua assenza dai campi da gioco si è poi prolungata fino a ottobre inoltrato.

    Oggi Miretti sembra vicinissimo a tornare a disposizione di Igor Tudor, e il suo nome potrebbe rientrare nella lista dei convocati per la sfida con il Como, in programma dopo la sosta.

    I prossimi giorni diranno se ci sarà anche lui il prossimo 19 ottobre al “Sinigaglia”, per una gara che metterà in palio punti molto pesanti. Quello che, comunque, è certo è che il traguardo è ormai a un passo.

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  • Tudor JuventusGetty Images

    UN RECUPERO IMPORTANTE PER TUDOR

    Con il ritorno in campo di Miretti, Igor Tudor potrà contare su un elemento importante in più per un reparto, quello del centrocampo, la cui coperta non si è dimostrata lunghissima nel corso delle prime battute della stagione.

    Il tecnico croato ha chiesto molto a Thuram, che praticamente non ha avuto modo di rifiatare, e non è ancora riuscito a estrarre il massimo da Koopmeiners che, da quando veste la maglia bianconera, solo di rado è riuscito a esprimersi ai livelli mostrati all’Atalanta.

    La vera alternativa a centrocampo si è dunque dimostrata essere McKennie, un giocatore adattato in più posizioni e, da questo punto di vista, Miretti rappresenterà una risorsa in più anche sotto il profilo numerico.

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  • NON SOLO UN’ALTERNATIVA

    Per qualità ed esperienza già maturata, nonostante i suoi soli 22 anni, Fabio Miretti ha tutto per rappresentare, per questa Juventus, molto più di una semplice alternativa.

    Ha le carte in regola per ritagliarsi uno spazio importante, e questo non solo perché è un giocatore molto dotato dal punto di vista tecnico, ma anche perché può agire in diverse zone del campo.

    Nasce come centrocampista centrale, ma nel corso della sua carriera ha anche avanzato il suo raggio d’azione, venendo spesso schierato da trequartista.

    Nella Juve di Tudor potrebbe dunque dare manforte sia in un 3-5-2, agendo da mezzala, sia in un 3-4-2-1, giocando a supporto dell’unica punta.

    Miretti può essere la spalla ideale di Thuram e Locatelli, ma anche fare coppia con Yildiz o Conceição, con la garanzia di offrire sempre lo stesso rendimento.

    Tudor si ritroverà dunque a poter contare non solo su un giocatore in più, ma anche su un elemento capace di offrirgli maggiori soluzioni.

    Il valore del giocatore, che si è già spinto fino alla Nazionale maggiore, è indiscutibile e non è un caso che nel corso dell’estate si sia parlato anche di un forte interesse del Napoli.

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  • MirettiGetty Images

    DNA JUVE

    Miretti, con il suo ritorno, porterà in dote quella qualità di palleggio unita alle sue capacità di inserimento che tanto potrebbero far comodo a una squadra che, sin qui, in fase offensiva non ha ancora espresso il massimo delle sue potenzialità.

    Ma c’è anche di più.

    Miretti conosce come pochissimi il mondo Juve, un club nel quale è approdato nel 2011, completando poi tutta la trafila che lo ha portato fino in prima squadra.

    A livello giovanile ha dimostrato, agendo da trequartista, di poter avere anche tanti gol nelle gambe, ma è stato con l’Under 23 in Serie C prima, e in prima squadra poi, che ha completato il suo percorso di crescita.

    È, insomma, un giocatore che ha il DNA Juve e che sa cosa vuol dire vestire la maglia bianconera. Questo lo porterà a essere utile fin da subito, senza dover attraversare le “Forche Caudine” di quel percorso di adattamento che il peso dell’essere in un grande club può rendere più in salita.

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