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Barella Bologna Inter Serie AGetty Images

Milan, Roma e Barcellona, per l’Inter è il momento più delicato: tutto in pochi giorni per continuare a sognare il Triplete

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Un derby nel momento più delicato della stagione. L’Inter si appresa a sfidare il Milan nella semifinale di ritorno di Coppa Italia e lo fa sapendo che quella con i cugini rossoneri è solo la prima di tre partite ravvicinate nelle quali non saranno ammessi margini di errore.

In palio non c’è solo la qualificazione alla finale, ma c’è anche la possibilità di rialzarsi dopo una sconfitta dolorosa che ha reso più complicate le cose in campionato e di caricarsi in vista di due appuntamenti di fatto già alle porte, che molto diranno sulle prospettive della squadra.

I sogno nemmeno troppo nascosto dei nerazzurri è quello di completare uno storico Triplete ed è stata proprio questa ambizione uno dei carburanti che hanno spinto la squadra nel corso degli ultimi mesi. Certo puntare a tutto vuol dire giocare anche tanto, anzi tantissimo, non staccare mai e spingere sempre sull’acceleratore ed è questo che l’Inter dovrà fare anche contro il Milan per continuare a coltivare le sue aspirazioni.


  • MILAN, ROMA E BARCELLONA TUTTE D’UN FIATO

    Sono mesi che il calendario non concede un attimo di tregua all’Inter ed ora che ogni partita pesa il doppio, bisogna affidarsi ad ogni briciolo di energia rimasto.

    I nerazzurri, nel giro di pochi giorni, affronteranno appunto il Milan nella semifinale di Coppa Italia, la Roma (a San Siro) in campionato ed il Barcellona (in trasferta) in Champions League. Tutto nel giro di una settimana, per un tour de force che farebbe tremare i polsi a tutti.

    Di fatto l’Inter si giocherà moltissimo in tutte e tre le competizioni che ancora la vedono in corsa e lo farà senza poter mollare di un centimetro.

    In palio ci sono il pass per la finale di Coppa Italia, tre punti fondamentali per la corsa Scudetto e dei passi fondamentali da compiere verso l’ultimo atto della Champions League. Tutto contro tre squadre di valore e senza poter rifiatare, visto che scenderà in campo di mercoledì, domenica e ancora mercoledì.

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  • Simone Inzaghi Bologna InterGetty Images

    TANTO DA GUADAGNARE E DA PERDERE

    Quando la posta in palio è così alta, per forza di cose c’è tanto da guadagnare, ma anche tanto da perdere. L’Inter nel giro di una settimana si dovrà tuffare in tre realtà diverse imposte da tre competizioni diverse e, come detto, non ci saranno margini di errore.

    Tre appuntamenti decisivi per il sogno Triplete da vivere dopo una sconfitta, quella patita in extremis contro il Bologna, che ha reso più in salita la strada che porta allo Scudetto.

    Non perdeva da metà febbraio ed è bastata una sola battuta d’arresto per vedersi ripresa dal Napoli in testa alla classifica del campionato. La volata che conduce allo Scudetto è dunque partita e già contro il Milan andrà evitato quel secondo ko di fila che potrebbe insinuare qualche dubbio e qualche incertezza.

    L’Inter è una squadra abituata a certi ritmi, ma forse mai nel ciclo Inzaghi ha vissuto così tanti appuntamenti fondamentali ravvicinati.

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  • NON C’E’ IL TEMPO DI RIPOSARE

    Nel corso delle ultime settimane, in più occasioni è stato ribadito il fatto che l’Inter arriva al rush finale della stagione avendo giocato molte più partite rispetto a tante delle rivali che sarà chiamata ad affrontare e certamente di più rispetto al Napoli, unico rivale in Serie A, che da inizio dicembre ha potuto concentrarsi solo ed esclusivamente sul campionato (dopo aver giocato tre partite di Coppa Italia).

    I nerazzurri in alcune partite ha dato l’impressione di accusare un po’ di naturale stanchezza, ma poi ha sempre trovato la forza per ripartire e fare risultato.

    Dovrà farlo anche adesso, sapendo che contro Milan, Roma e Barcellona non potrà ovviamente concedersi del turnover, cosa invece fatta ad esempio in occasione di Inter-Cagliari a pochi giorni dal ritorno dei quarti di finale di Champions con il Bayern.

    Non potrà fermarsi nemmeno Lautaro Martinez che, sempre titolare nelle ultime cinque uscite, guiderà l’attacco anche nel derby di Coppa Italia con il Milan.

    L’infortunio di Thuram impone degli straordinari, ma questo vale anche per tutti i titolarissimi. Contro i rossoneri, Inzaghi dovrebbe schierare il miglior undici possibile, con le eccezioni dei soli Sommer, Thuram appunto e Dumfries (entrambi non disponibili). Da vedere se potrà essere concesso del riposo ad Acerbi (con l’inserimento di De Vrij) e Barella (toccherebbe a Frattesi) e se ci sarà la possibilità a partita in corso di far risparmiare minuti nelle gambe a qualcuno.

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  • Joaquin Correa Inter 2024-2025Getty Images

    GLI ATTACCANTI DI RISERVA

    In un momento della stagione nella quale ogni singolo goal assume un peso specifico rilevantissimo, un contributo importante dovranno darlo anche gli attaccanti che sin qui hanno giocato meno in stagione.

    Marcus Thuram si è fermato dopo Inter-Bayern e contro il Bologna la sua assenza si è fatta sentire eccome. Il suo non è un infortunio di quelli preoccupanti, ma in questa fase tutto va gestito con la massima attenzione al fine di evitare pericolose ricadute.

    Tecnicamente potrebbe tornare a disposizione per la Roma, ma il vero obiettivo è quello di averlo al top della forma per la sfida con il Barcellona. Questo vuol dire che contro i giallorossi potrebbe essere utilizzato solo in caso di necessità e che adesso toccherà a Correa, Taremi ed Arnautovic sostituirlo nel migliore dei modi.

    A Bologna è toccato a Correa e le cose non sono andate benissimo (per usare un eufemismo), ma contro il Milan potrebbe esserci anso spazio per lui. Arnautovic, quando è stato chiamato in causa nelle ultime settimane, ha fatto decisamente meglio, ma è reduce da un fastidio muscolare e dovrebbe accomodarsi in panchina, mentre Taremi non segna da gennaio e tra tutti gli attaccanti a disposizione di Inzaghi è stato quello che in stagione ha fatto più fatica di tutti ad incidere.

    Quello che è certo è che in questo momento l’Inter necessita che tutti riescano a dare il massimo e dunque, chi supporterà Lautaro sarà chiamato ad esprimersi al massimo delle proprie possibilità.

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