Il Milan di Pioli continua a vincere: nel 2024 solo l'Inter ha fatto meglio

La cavalcata rossonera è figlia anche del 'risveglio' di Rafa Leao, che in questo 2024 sembra essere tornato ai livelli di un tempo: sei goal e altrettanti assist in tutte le competizioni, dopo una prima parte di stagione decisamente abulica.

Il portoghese sembra aver ritrovato lo smalto dei tempi migliori: sulla fascia sinistra è a tratti devastante in collaborazione con Theo Hernandez, altro punto di forza di una squadra che sogna il grande colpo europeo.

A recitare un ruolo primario negli ottimi risultati fatti registrare dal Milan vi è anche il progressivo svuotamento dell'infermeria, fino a poche settimane fa letteralmente zeppa di interpreti rossoneri.

Basti pensare a Tomori e Thiaw, ora a completa disposizione di Pioli, mentre Kalulu è tornato tra gli indisponibili: il francese ha rimediato una distrazione del legamento collaterale mediale del ginocchio destro in quel di Verona, che lo terrà ai box per un periodo compreso tra le 4 e le 6 settimane.

Considerando l'anno solare, il Milan è dietro solamente all'Inter per quanto riguarda il rendimento fatto registrare in Serie A: 26 i punti totalizzati dai rossoneri, frutto di otto successi, due pareggi e una sconfitta (il 4-2 di Monza).

I rivali nerazzurri sono invece a quota 31 punti: dopo dieci vittorie consecutive è arrivato il pareggio contro il Napoli a interrompere la striscia, che ha di fatto proiettato Lautaro e compagni verso lo Scudetto della seconda stella.

L'attenzione non può che spostarsi al derby in programma il prossimo 21 aprile che, classifica alla mano, potrebbe dare vita a uno degli incubi peggiori per i tifosi rossoneri: lo Scudetto interista festeggiato in casa loro.

Nello sprint finale, dunque, una buona dose di motivazioni sarà dettata dalla volontà di evitare a tutti i costi questo infausto scenario: se lo Scudetto appare ormai scritto, l'imperativo si sposta sul 'quando' e alla possibilità - lato Milan - di non dare ai 'cugini' la soddisfazione di festeggiare la seconda stella in faccia ai rivali.