Goal, emozioni e un pari finale. A San Siro Milan e Fiorentina pareggiano 2-2 una gara aperta, fino all’ultimo secondo, a qualsiasi esito.
Dopo una sbrigativa fase di studio fra le due squadre, la Fiorentina inizia a dipingere calcio a San Siro, bucando due volte il Milan nei primi dieci minuti. Al settimo è un pallone perso da Musah a innescare il vantaggio della squadra di Palladino: Mandragora recupera e pesca in verticale Gudmundsson; il tiro cross dell’islandese è diretto in porta, la deviazione di Thiaw non cambia la sostanza, con la Fiorentina avanti. Il raddoppio arriva 180 secondi dopo: super azione dei viola, con un ispiratissimo Mandragora a trovare Dodo, il cui cross permette a Moise Kean di segnare il goal numero 20 della sua stagione.
Il Milan è all’angolo e rischia di andare completamente ko: ancora Dodo sfiora il tris, prima che si alzino il baricentro e, soprattutto, l’orgoglio della squadra di Conceiçao. D’improvviso, il Diavolo trova il 2-1: Abraham chiede e ottiene il triangolo da Pulisic, il cui pallone di ritorno spalanca la porta all’ex Roma. Davanti a De Gea l’inglese non sbaglia e, al minuto 23, realizza il goal che accorcia le distante.
Subito dopo il goal di Abraham, cambio rossonero: fuori Musah fra i fischi, dentro Jovic e 4-2-4 per il Milan. Ma, in realtà, l’1-2 dei rossoneri è pia illusione: la Fiorentina torna immediatamente padrona del gioco e costringe nuovamente il Diavolo all’interno della propria metà campo. Un concetto che si sublimerebbe nella splendida rete dell’1-3 segnata da Ranieri ma annullata da Ayroldi per un fallo precedente di Parisi. All’intervallo è vantaggio minimo Fiorentina.
L’avvio del secondo tempo è quasi un monologo del Milan: De Gea nega a Leao il goal del pari, con la chilena del portoghese neutralizzata dal portiere spagnolo. Poi è Jovic a calciare dal limite, senza però inquadrare lo specchio della porta. Conceiçao cambia ancora: dentro Gimenez e fuori Abraham, anche acciaccato dopo uno scontro di gioco. Poco dopo, arriva un’altra occasione gigante per il Milan: Reijnders calcia in diagonale, impegnando severamente De Gea. Sulla ribattuta arriva prima Pulisic che, a botta sicura, non supera il portiere ex Man United; sul rimpallo, terzo gettone che capita a Gimenez: il messicano spara fuori. Nel miglior momento rossonero, la Fiorentina flirta con forza col terzo goal: Maignan deve salvare in maniera prodigiosa su Beltran mandato in porta da Parisi. Dal possibile 1-3 al 2-2: Tomori taglia a fette, con una verticalizzazione perfetta, la difesa di Palladino, Jovic ringrazia e sotto porta non sbaglia, ristabilendo la parità.
L’equilibrio vacilla subito: Fagioli manda in porta Kean con un lancio delizioso, la punta della Nazionale però si fa ipnotizzare da un Maignan semplicemente strepitoso. Occasioni che fioccano da una parte e dall’altra: Theo Hernandez in progressione fa 50 metri di campo e si presenta in area Fiorentina, ma spara addosso a De Gea. Gimenez si fa male ed esce insieme a Fofana e Pulisic, Conceiçao affida i 10 minuti finali a Joao Felix, Chukwueze e Bondo. A San Siro sembra davvero poter succedere di tutto: nello spazio di 30 secondi prima Kean e poi Theo ancora sfiorano il goal da tre punti.
Al minuto 89 San Siro si gela: altra palla fantastica di Fagioli per Dodo, che al volo segna il 2-3. Tutto vano, posizione irregolare di partenza dell’ex Juventus.
È l’ultima emozione: al triplice fischio di Ayroldi vince solo l’equilibrio, regalando a Conceiçao e Palladino un punto che, però, serve a poco.




