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Michel Platini compie 70 anni: “Scelsi l’Italia per le origini, non conoscevo nulla della Juventus”

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Il 21 giugno 1955 è nato uno dei più grandi campioni dell’intera storia del calcio: Michel Platini.

Un fuoriclasse assoluto che ha legato in maniera indissolubile il suo nome a quello della Juventus, club con il quale ha giocato per cinque stagioni nel corso delle quali ha vinto due Scudetti, una Coppa Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea, una Coppa Intercontinentale e, a livello individuale, tre Palloni d’Oro e tre titoli di capocannoniere della Serie A.

Platini, in occasione del suo settantesimo compleanno ha rilasciato un’intervista a ‘Il Giornale’, con la quale ha parlato del momento che sta vivendo ed anche del suo straordinario passato.


  • “IL PAPA E’ PIU’ GIOVANE DI ME”

    “Non ho mai pensato all'età, trenta, quaranta, cinquant'anni. Ma stavolta sì e per un motivo. Che il papa Leone XIV è più giovane di me e questo significa che incomincio ad invecchiare”.

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  • “NON SAPEVO NULLA DELLA JUVENTUS”

    “Potevo andare in Inghilterra, in Spagna, in Germania, scelsi l'Italia per un richiamo alle origini, non conoscevo nulla della Juventus ma venni spinto dall'orgoglio e dal pensiero di andare nel Paese dei parenti miei e di mia moglie”.

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  • “CINQUE ANNI DI FERIE IN ITALIA”

    “Mi ricordo la frase di quando conclusi la mia carriera a Torino: Ho fatto cinque anni di ferie in Italia giocando a pallone e sono stato anche pagato bene”.

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  • “OGGI I GIOCATORI NON CONTANO NULLA”

    “Il Paris St Germain gioca un football interessante perché ha centrocampisti di grande qualità ma la libertà tecnica di Zico e Diego, Di Stefano e Cruyff è stata imprigionata dagli schemi. I grandi vengono spostati sulle fasce, Neymar e Zidane, Raphina e Yamal. Oggi il gioco è in mano a chi ha deciso il Var e le altre cagate, i calciatori e gli allenatori non contano nulla”.

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