Messi non scende in campo: tifosi furibondi, scatta il rimborso dei biglietti

Messi è rimasto in panchina per tutti e novanta i minuti (al pari di Luis Suarez) e la cosa ha scatenato la furia dei tifosi e degli organizzatori.

Il fuoriclasse argentino è stato letteralmente travolto dai fischi (come il David Beckham, uno dei proprietari dell’Inter Miami) e quella che è stata vista come una mancanza di rispetto ha spinto il governo locale a rilasciare un comunicato ufficiale.

“Il governo, così come tutti i tifosi, è estremamente deluso. Gli organizzatori devono fornire delle spiegazioni a tutti gli appassionati di calcio”.

Così come affermato dall’allenatore dell’Inter Miami, Gerardo Martino, Messi non è sceso in campo ad Hong Kong poiché fermato da un infortunio.

Una giustificazione che non è bastata a placare l’ira degli spettatori che anzi si è fatta ancora più forte tre giorni dopo quando il fuoriclasse argentino è sceso in campo a Tokyo in un’amichevole contro il Vissel Kobe (è entrato al 60’).

La cosa ha scatenato anche la reazione dei media cinesi che hanno parlato di un ‘Messi spinto in panchina da forze esterne che volevano umiliare Hong Kong’.

La principale consigliera del governo di Hong Kong, Regina Ip, ha inoltre mandato un avvertimento al giocatore.

“La gente di Hong Kong odia Messi, l’Inter Miami e la mano oscura che c’è dietro di loro. Si è trattato di un affronto deliberato, a Messi non dovrebbe essere permesso di tornare qui”.

I biglietti per la partita tra l’Hong Kong All-Stars e l’Inter Miami sono andati letteralmente a ruba.

Messi in vendita a dicembre, sono stati polverizzati nel giro di pochissime ore.

I tagliandi erano tra l’altro molto costosi e c’è stato anche chi ha speso 600 dollari per assicurarsi un posto in tribuna.

Tatler Asia, ovvero la società che ha organizzato l’evento, ha reso noto che gli spettatori accorsi allo stadio per seguire la partita verranno parzialmente rimborsati.

Verrà restituito il 50% del costo del biglietto, il tutto per una cifra che si aggira intorno a 7 milioni di dollari ed una perdita di circa 5 milioni.

“Abbiamo investito il nostro sangue e il nostro sudore - ha spiegato un portavoce di Tatler Asia - per portare una partita di calcio di livello mondiale ad Hong Kong e come tutti voi siamo rimasti delusi”.

La stessa società ha inoltre ritirato la richiesta di finanziamento ad Hong Kong per l’organizzazione dell’evento.