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Mbappé è davvero il migliore al mondo? Inghilterra ancora in finale, Southgate sottovalutato? Chi vincerà Euro 2024? Il 3x3 di GOAL

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Mbappé è davvero il miglior giocatore al mondo? Southgate è sottovalutato? Chi vincerà gli Europei?

Tre domande a tre giornalisti di GOAL sui temi del momento: il punto di vista sugli Europei di Simone Gambino, Marco Trombetta e Lelio Donato nel nostro 3x3.


  • Kylian Mbappe France Euro 2024Getty

    Mbappé è davvero il più forte al mondo?

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  • Simone Gambino: “Mbappé resta l’eccellenza assoluta”

    La domanda, fino a un mese fa, poteva sembrare quasi irriverente ma alla luce della tribolata stagione di Kylian con il PSG e di un Europeo che, per quanto lo riguarda, verrà ricordato più per la maschera protettiva che per le sue performance in campo, il dubbio è quanto meno lecito. A mio avviso però, nonostante un anno decisamente al di sotto dei suoi standard, Mbappé resta il giocatore più forte in circolazione, l’eccellenza assoluta per quanto riguarda gli attaccanti di oggi, il calciatore potenzialmente più in grado di spostare gli equilibri.

    Alla soglia dei 26 anni ha bisogno senza ombra di dubbio di consolidare il suo status con i trofei che gli sono mancati in questi anni: la Champions League e il Pallone d’Oro. Esattamente i due principali motivi che hanno spinto Mbappé a scegliere fortemente il Real Madrid per la sua prossima tappa: con i Blancos può tornare ad essere il fenomeno che abbiamo ammirato fino alla finale dei Mondiali in Qatar, dove solo un Messi leggendario e la mira sbilenca di Kolo Muani sono riusciti a fermare la sua scalata verso l’Olimpo.

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  • Marco Trombetta: "Il vero Mbappé è il più forte di tutti"

    Non dimentichiamoci di come ha dominato e vinto il Mondiale 2018 ad appena 20 anni. Non dimentichiamoci di come si è messo sulle spalle la Francia quattro anni dopo nella finale persa contro l'Argentina, con una prestazione da fenomeno assoluto.

    Io resto dell'idea che il vero Mbappé, quello nella sua versione prime, non ha rivali al mondo. Quello che abbiamo visto in Germania non era il vero Mbappé, ma una sua versione sbiadita, stanca e per certi versi anche demotivata. Lui stesso ha ammesso il suo fallimento dopo l'eliminazione della Francia ed è proprio da questo flop che deve ripartire.

    Ripartirà dal Real Madrid, dove è chiamato a riprendersi lo scettro da campione senza rivali. A tornare il vero Kylian.

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  • Lelio Donato: "Un campione che segnerà una generazione"

    Quello che si è visto a Euro 2024 sicuramente no. Ma la versione tedesca di Mbappé è molto lontana dalla realtà.

    Il futuro numero 9 del Real Madrid è stato fortemente condizionato dall'infortunio al naso subito nella prima partita della fase a gironi, e dal necessario utilizzo della mascherina nelle gare successive.

    Le qualità di Mbappé però non possono essere messe in discussione e la forte autocritica dopo l'eliminazione della Francia in semifinale è un ulteriore segnale di come, anche a livello mentale, ci troviamo di fronte ad un campionissimo di prima grandezza.

    Un giocatore destinato a segnare almeno una generazione e vincere più di un Pallone d'Oro nei prossimi anni.

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  • Gareth Southgate England 2024Getty Images

    Inghilterra di nuovo in finale, Southgate sottovalutato?

  • Simone Gambino: “Ciò che conta è che l’Inghilterra è in finale”

    Non so se stavolta “Football is coming home” per davvero, ma al di là come andrà l’atto conclusivo di Berlino, l’Inghilterra è riuscita a centrare nuovamente la finale, la seconda consecutiva agli Europei, nonostante un torneo fatto più di luci che di ombre. Meriti e colpe, responsabilità positive e negative, sono tutte o quasi da ricondurre alla figura di Gareth Southgate, uno dei ct più divisivi dell’era moderna. Perchè se da un lato l’Inghilterra ha deluso dal punto di vista del gioco, visto che sembrava poter dominare questa competizione, sfoggiando un quartetto galattico formato da Foden, Bellingham, Saka e Kane e potendosi concedere persino il lusso di tenere in panchina il vicecapocannoniere dell’ultima Premier League, Cole Palmer; dall’altra senza le mosse provvidenziali di Southgate, che con coraggio ha tolto Kane nei minuti finali della semifinale inserendo il match-winner Watkins, probabilmente l’avventura della Nazionale inglese si sarebbe conclusa in altro modo.

    Ciò che conta davvero è che l’Inghilterra domenica si giocherà la Coppa, con la speranza di poter cancellare l’amara delusione di Wembley. E se avrà di nuovo questa chance, non può non essere anche per le scelte del suo contestatissimo ct.

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  • Marco Trombetta: "Piaccia o no, può diventare leggenda"

    Nel calcio, e in generale nello sport, contano i risultati. Ad oggi Gareth Southgate può vantare due finali europee conquistate e un quarto di finale ai Mondiali. Manca chiaramente lo step successivo, quel titolo che in Inghilterra bramano dal 1966 e che potrebbe proiettarlo di diritto nella leggenda.

    Una vittoria agli Europei cancellerebbe ogni tipo di discorso fatto in precedenza. Ogni critica sul 'non gioco' o sulle scelte tattiche. Tutto si azzererebbe all'istante. Io penso che Southgate guidi una delle nazionali più talentuose degli ultimi 10 anni e che alla fine abbia fatto il suo. Anzi, forse anche di più, considerando che nemmeno l'Inghilterra di Beckham o quella di Rooney ha mai raggiunto una finale di una grande competizione internazionale.

    Non vedo francamente in futuro un Southgate alla guida di un grande club europeo, ma vincere un trofeo con l'Inghilterra potrebbe comunque valergli una carriera, in barba a tutti i suoi detrattori.

  • Lelio Donato: "Parlano i risultati, è nella storia"

    Le chiacchiere passano, i fatti restano. Ed i fatti dicono che Southgate ha raggiunto due finali europee consecutive alla guida dell'Inghilterra.

    Il capitale umano e tecnico non gli manca di certo, è vero. Ma stiamo pur sempre parlando di una Nazionale che ha vinto solo un grande trofeo nel lontano 1966.

    La sua Inghilterra non sarà spettacolare come la Spagna, ma alla fine contano i risultati.

    Il Ct, inoltre, ha dimostrato anche coraggio con il contemporaneo cambio di Foden e Kane a dieci minuti dalla fine della semifinale contro l'Olanda.

    Un eventuale trionfo a Berlino, ora, regalerebbe di diritto a Southgate un posto nella storia del calcio. Meritatissimo.

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  • Spain England gfxGOAL

    Chi vincerà Euro 2024?

  • Simone Gambino: “Vince la Spagna, squadra come nessun’altra”

    Resto fedele al pronostico fatto alla vigilia della manifestazione: la Spagna vincerà gli Europei. Le Furie Rosse hanno dimostrato, partita dopo partita, di essere squadra come nessun’altra: un gruppo unito, un mix di giovani fenomeni e campioni affermati sapientemente plasmato dal ct de la Fuente, che ha dato le chiavi di questa supercar a un ragazzino senza patente che guida come un pilota di Formula 1. Lamine Yamal ha tenuto fede alle aspettative, salendo alla ribalta nei momenti decisivi e penso possa ripetersi anche in finale. Ed è proprio sulle corsie esterne, con gli uno contro uno di Yamal e Nico Williams, che la Spagna può costruire la sua vittoria in finale: sarebbe il giusto riconoscimento per una Nazionale che rischia di riscrivere la storia, avendo vinto tutte le partite disputate finora in Germania dall’inizio della manifestazione.

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  • Marco Trombetta: "L'Inghilterra ha un'aura da predestinata"

    Ancora più che nel 2021, il 'Football is coming home' rischia di essere la colonna sonora dell'estate in Germania. La Spagna è più forte, la Spagna è più squadra, ma nel calcio certi segnali non vanno mai ignorati.

    La rovesciata di Bellingham contro la Slovaccnia è l'emblema e rischia di essere la fotografia del trionfo inglese. Quando ci si mette in mezzo il destino c'è poco da fare e questa Inghilterra sembra avere attorno quell'aura da predestinata contro la quale nemmeno Yamal potrebbe bastare.

    Vedremo se la Spagna sarà superiore sino a questo punto, ma l'impressione che questa sia davvero la volta buona per l'Inghilterra c'è tutta.

  • Lelio Donato: "Finale equilibrata, Spagna leggermente avanti"

    Guardando tutto il percorso la risposta non può che essere una: vince la Spagna. Ma alla vigilia la grande favorita era proprio l'Inghilterra.

    La finale di Berlino si preannuncia equilibrata, tra due squadre che praticano un calcio molto diverso ma altrettanto redditizio in termini di risultati.

    Ecco perché alla fine potrebbero risultare determinanti le individualità ed in tal senso molto passerà dai piedi di Jude Bellingham da una parte e Lamine Yamal dall'altra.

    La sensazione è che ad oggi la Spagna parta leggermente avanti. Ma l'Inghilterra prima o poi dovrà pur sfatare il tabù.

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