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Massimo Moratti InterGetty Images

Massimo Moratti e lo Scudetto sfumato nel 1998: “L’Inter non vinse per una ‘ladrata’ della Juve”

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Quello di Massimo Moratti è un nome che resterà per sempre legato a quello dell’Inter.

Presidente del club nerazzurro prima tra il 1995 al 2004 e poi dal 2006 al 2013, durante la sua gestione ha visto mettere la squadra nerazzurra in bacheca qualcosa come semitici titoli, tra i quali cinque Scudetti ed una Champions League.

Un ciclo il suo, degno di quello della Grande Inter di suo padre Angelo, scandito anche da tanti colpi di mercato e qualche delusione con la quale dover fare i conti.

Massimo Moratti, a due giorni dal suo ottantesimo compleanno, in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’, ha svelato a quale delle sue Inter è più legato ed ha ricordato la grande rivalità con la Juventus.

  • “NEL 1998 UNA 'LADRATA' DELLA JUVE”

    Tra le Inter della sua gestione, Moratti è particolarmente legato a quella del 1998.

    “Quella del Triplete ha fatto la storia, ma sono affezionato anche ai meravigliosi ragazzi del ’98 che non vinsero lo scudetto soltanto per una 'ladrata' della Juve”.

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  • “LA JUVE FACEVA DISPERARE”

    L’ex patron nerazzurro ha parlato della rivalità con la Juventus di quegli anni.

    “La Juve in quegli anni era un muro, faceva disperare nel senso che toglieva la speranza per quello che c’era dietro. C’era questo muro oltre il quale non si poteva andare. Quando ci siamo riusciti abbiamo vinto tutto. Calciopoli resta una delle pagine più brutte del nostro calcio, da dimenticare. All’estero non ho mai avuto un nemico fisso, anche se il Manchester United ci ha fatto soffrire”.

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  • “LO SCUDETTO PIU’ FACILE DELLA CHAMPIONS”

    L’Inter è ancora in corsa per lo Scudetto, vista che è staccata di un solo punto dal Napoli capolista quando mancano due giornate alla fine del campionato, e per la Champions dove in finale affronterà il PSG. Secondo Moratti è più agevole la strada che porta al tricolore, piuttosto che quella che conduce alla ‘Coppa dalle grandi orecchie”.

    “Dico lo scudetto, in una finale di Champions può succedere di tutto. Di là ci sono due partite, pur con l’avversario avanti di un punto”.

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  • “BRAVO SOPRATTUTTO INZAGHI”

    Dietro i successi dell’Inter di oggi, Moratti vede il grande lavoro di Marotta e Ausilio, ma anche quello di Simone Inzaghi.

    “Negli ultimi anni hanno messo insieme una squadra fortissima, con 22 elementi di livello malgrado un budget limitato. Però bisogna dire bravo soprattutto a Inzaghi, che ha saputo amalgamare questo gruppo. Abbinare coesione, risultati e bel gioco è una delle cose più difficili”.

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