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Lancio di uova contro Rubiales mentre presenta il suo libro: è stato suo zio

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Sono stati attimi di tensione quelli vissuti questo pomeriggio a Madrid, dove Luis Rubiales stava presentando il suo libro.

L’ex presidente della Federazione calcistica spagnola, mentre era sul palco per un’intervista e per parlare del suo lavoro “Matar a Rubiales”, è stato aggredito da un uomo che gli ha lanciato tre uova.

Lo stesso Rubiales si è poi lanciato all’inseguimento dell’uomo, che successivamente si è scoperto essere suo zio.

  • IL LANCIO DELLE UOVA

    Mentre Rubiales stava parlando sul palco, un uomo tra la folla gli si è avvicinato e ha iniziato a scagliare delle uova.

    L’ex presidente della RFEF, dopo averne schivate un paio ed essere stato colpito alla schiena, si è lanciato all’inseguimento dell’uomo per cercare di colpirlo.

    Solo l’intervento della sicurezza ha impedito che la situazione degenerasse.

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  • “PER FORTUNA MI HANNO FERMATO”

    Lo stesso Rubiales, dopo l’accaduto, ha spiegato perché ha deciso di fiondarsi contro il suo contestatore.

    “Per fortuna mi hanno fermato. Non so se avesse un’arma o qualcosa del genere. Ho visto una donna incinta con due bambini piccoli ed è a loro che ho pensato. Se l’avessi afferrato, ora staremmo qui a parlare di una situazione molto diversa. Ero terrorizzato, non mi importa se mi lanciano delle uova”.

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  • ERA LO ZIO

    Secondo quanto dichiarato dallo stesso Luis Rubiales dopo l’accaduto, a lanciargli le uova è stato suo zio, ovvero il fratello minore del padre, che tra l’altro si chiama Luis Rubiales come lui.

    “È sempre stato un piantagrane”.

    L’uomo è stato immobilizzato, portato fuori dalla sala e tratto in arresto.

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  • LA VICENDA RUBIALES

    Quello di Luis Rubiales è un nome salito alla ribalta internazionale nel 2023.

    Dopo la finale dei Mondiali femminili vinti dalla Spagna, durante la cerimonia di premiazione baciò senza consenso la giocatrice Jennifer Hermoso.

    Un caso che ha dato vita a un vero e proprio scandalo, sfociato prima nella sua sospensione dall’incarico di presidente della Federazione calcistica spagnola, poi nelle dimissioni date nel settembre dello stesso anno.

    A seguito dell’accaduto, la FIFA lo ha sospeso per tre anni.

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