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La Roma riparte dalla Juve, De Rossi: “Lezione da Xabi Alonso? Il risultato condiziona le analisi”

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Reduce dalla sconfitta interna patita contro il Bayer Leverkusen nella semifinale di andata di Europa League, la Roma torna a concentrarsi sul campionato e lo fa sapendo che ad attenderla c’è una partita che ha da sempre un sapore diverso dalle altre: quella contro la Juventus.

Una sfida molto importante, visto che tutte e due le squadre sono a caccia di punti pesanti nella corsa che conduce ad una qualificazione alla prossima Champions League.

Daniele De Rossi ha presentato la gara che si giocherà domenica sera all’Olimpico nella consueta conferenza stampa della vigilia.

  • “AFFRONTIAMO LA JUVE CON GRANDE RISPETTO”

    “Squadre come la Juve vanno affrontate con grande rispetto. Allegri ha fatto la storia del calcio italiano e sta guidando la squadra ad alti livelli. Giocava con mio padre che mi racconta spesso di lui, provo simpatia. Non commento il discorso tra risultatisti e giochisti, io alleno solo da pochi mesi e non potrei non avere rispetto per gente come Allegri, Mourinho o Ancelotti che ha fatto la storia di questo sport. Sappiamo che la Juve vorrà venire a chiudere il discorso Champions, ma siamo convinti di potercela fare. Avremo bisogno anche della spinta dei nostri tifosi, serve una prova eccezionale da parte di tutti”.

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  • “NON SO I GIOCATORI COME STANNO”

    “Dybala? A volte parlando di formazione mi nascondo, ma questa volta realmente non so come i giocatori stanno. Li incontrerò tra qualche ora, oggi si prepara la partita e domattina faremo la rifinitura, cosa che di solito non facciamo. Solo allora parlerò di formazione. Dyabala sta benissimo, è triste come tutti per la sconfitta subita, ha corso tanto e sta dando tantissimo dal punto di vista fisico. Sappiamo che tipo di giocatore sia da quello tecnico, ma mi sta stupendo più di tutti anche in allenamento sotto il profilo del fisico”.

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  • “NULLA E’ ANCORA COMPROMESSO”

    “Il Bayer Leverkusen non perde da 47 partite, ora il discorso si è fatto più complesso ma nulla è compromesso. Sarà molto dura, ma possiamo ancora farcela. L’Atalanta è andata a vincere 3-0 a Liverpool e vedendo la nostra partita di andata le cose sarebbero potute andare diversamente se alcuni episodi fossero andati in un altro modo. Dovremo gestire le forze, in Germania non giocheranno gli stessi undici di domani, ma non molliamo nulla”.

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  • “LE ANALISI CONDIZIONATE DAI RISULTATI”

    “Una lezione di calcio da parte di Xabi Alonso? Ho letto anche di una lezione di calcio data da me a Pioli a Milano, quando la partita è stata equilibratissima. Ho letto che avrei ammazzato De Zerbi ma i quattro goal di scarto non c’erano. Ho letto che avrei ingabbiato Tudor ma abbiamo vinto un derby equilibrato per 1-0. Queste cose non mi cambiano, non vengo qui a tessere le mie lodi. So che le analisi delle partite sono spesso poco tecnico e condizionate dai risultati. Il risultato sposta e dà al giornalista l’occasione per dire cosa vuole. A Milano ho visto quanto si volesse andare contro Pioli in conferenza stampa, mi hanno fatto passare per uno scienziato per la mossa di El Shaarawy. Il calcio è così e il risultato orienta. Xabi Alonso è molto forte e il suo Bayer è molto forte, ma prima del goal ho visto meglio la Roma. La rete è stata una mazzata, ma sono orgoglioso di tutti”.

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  • “DYBALA GIOCA SE STA IN PIEDI”

    “Noi in attacco abbiamo le alternative, poi ci sono alcuni elementi che considero indispensabili. Dybala finché sta in piedi lo faccio giocare, non è veloce come Frimpong, ma con la sua tecnica crea superiorità e può creare un’azione da rete in qualsiasi momento”.

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