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Florent GhisolfiGetty Images

La Roma danneggiata da troppi errori arbitrali, Ghisolfi: “Non lo accettiamo più, chiediamo rispetto”

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Quella che sta vivendo la Roma è una prima parte di stagione estremamente complicata.

Gli ultimi mesi sono stati scanditi più dagli esoneri (di De Rossi e Juric) e dai clamorosi ritorni (quello di Claudio Ranieri), piuttosto che da risultati all’altezza delle aspettative.

A confermarlo c’è anche una classifica di campionato che parla di appena 13 punti messi in cascina nelle prime tredici giornate (frutto di sole tre vittorie, quattro pareggi e sei sconfitte) e di una vetta della classifica già a distanza siderale.

Il direttore sportivo della Roma, Florent Ghisolfi, nel corso di una lunga intervista rilasciata al ‘Corriere dello Sport’, ha voluto sottolineare come ai capitolini manchino diversi punti anche a causa di errori arbitrali subiti.

  • “SETTE ERRORI ACCERTATI”

    “In questa stagione la Roma ne ha subìti sette accertati, riconosciuti dalle principali testate nazionali e dalle moviole televisive. Nonostante ciò, il club ha sempre evitato di esasperare i toni della polemica, anche per non concedere alibi alla squadra in un momento tecnico particolare”.

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  • “SETTE ERRORI, TROPPI PUNTI PERSI”

    “Sette in tredici giornate sono troppi punti persi. Il problema è un altro: in nessuna delle sette occasioni l’arbitro ha fatto ricorso alla verifica video. Se gli episodi fossero stati rivisti dal Var quasi certamente i risultati finali sarebbero stati altri. Una sola volta la Roma ha voluto manifestare il proprio disappunto, nel post-partita di Monza dove il danno era stato evidentissimo e dove lo stesso Monza aveva alzato la temperatura criticando la scelta di un arbitro di Roma”.

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  • “CHIEDIAMO DI ESSERE RISPETTATI”

    “Non accettiamo più questo genere di errori e chiediamo di essere rispettati dalla classe arbitrale e dalle istituzioni, soprattutto in un periodo storico in cui le eventuali sviste possono essere “sanate” dalla tecnologia. Vogliamo giocare il calcio del nostro tempo, non quello della soggettività assoluta, e riteniamo che il protocollo debba essere aggiornato e reso inattaccabile”.

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  • “I FRIEDKIN VOGLIONO OTTENERE IL MASSIMO”

    “I Friedkin hanno passione per la Roma, il loro coinvolgimento è incredibile. Li sento quotidianamente, vogliono sapere tutto e nei particolari. Hanno investito risorse, tempo e sé stessi per restare a lungo e ottenere il massimo. Lo stadio nuovo non è un’ipotesi, ma un progetto concreto e stupendo. Ora chiedono di ricevere trattamenti equi e l’attenzione che si deve a tutti, nessuno escluso”.

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