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La Juventus chiamata ad un altro esame: la sfida con il Bologna mette tanto in palio

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Forse è presto per parlare di momento decisivo della stagione, ma che dicembre potesse rappresentare per la Juventus uno snodo importante lo si è capito fin dal giorno in cui è stato stilato il calendario della Serie A 2025-2026.

Alla Vecchia Signora, infatti, è stato riservato un cammino verso Natale estremamente complicato. Prima il Napoli, poi il Bologna ed infine la Roma. Tre partite sulla carta non agevoli; quello che allora però nessuno poteva prevedere con certezza è che i bianconeri le avrebbero vissute da inseguitori e con l’assoluta necessità di fare punti.

Se infatti i campioni d’Italia si erano presentati nella griglia di partenza del torneo almeno una fila più avanti, si pensava che la Juventus potesse invece avere un qualcosa in più rispetto ai giallorossi ed ai felsinei.

Il campo ha poi detto, almeno per il momento, cose diverse ed è proprio per questo che la sfida del Dall’Ara ha assunto i contorni di un bivio. Il Bologna oggi rappresenta una diretta concorrente nella corsa che porta ad uno dei primi quattro posti e un eventuale risultato negativo potrebbe poi pesare in maniera importante a fine stagione, quando ci sarà da tirare una riga e fare i conti.


  • LA NECESSITÀ DI FARE PUNTI

    La Juventus si era presentata ai blocchi di partenza del torneo pensando al bersaglio grosso, ovvero lo Scudetto; un andamento quantomeno altalenante ha poi portato, almeno per il momento, a rivedere i piani.

    Ad oggi l’obiettivo più realistico sembra essere una qualificazione alla prossima Champions League, ma da questo punto di vista molto passerà dal campo del Dall’Ara.

    La squadra guidata da Luciano Spalletti si presenta all’appuntamento sapendo di non avere grandissimi margini di errore. Il quarto posto è distante quattro punti, non certo un qualcosa di siderale, ma il calendario fino a Natale non aiuta.

    La compagine bianconera deve completare un trittico che prevedeva, una dietro l’altra, Napoli, Bologna e Roma e, se il primo esame non è stato superato, quello del Maradona, negli altri due c’è la necessità di fare meglio e quindi punti.

    Il Bologna è attualmente quinto con due lunghezze di vantaggio, la Roma è quarta. Chiaro che due successi vorrebbero dire passare uno splendido Natale nuovamente a ridosso delle primissime posizioni, mentre due risultati negativi modificherebbero completamente le prospettive.

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  • Locatelli Juventus Udinese Coppa ItaliaGetty Images

    LA POSSIBILITÀ DI SCALARE LA CLASSIFICA

    La sconfitta patita sul campo del Napoli non ha consentito alla Juventus di approfittare delle frenate di almeno tre squadre tra quelle che la precedono.

    Nel precedente turno di campionato, la Roma è incappata a Cagliari in una seconda sconfitta consecutiva (dopo quella proprio col Napoli), il Bologna ha pareggiato in casa della Lazio (dopo essere stato sconfitto per 3-1 al Dall’Ara dalla Cremonese), mentre il Como è stato travolto 4-0 a San Siro dall’Inter.

    Proprio la sfida con i felsinei rappresenta certamente un ostacolo ostico da superare, ma anche una grande occasione. Il quindicesimo turno di campionato, infatti, prevede anche lo scontro diretto tra Roma e Como e vincere potrebbe dunque voler potenzialmente dire recuperare in un solo colpo due posizioni, o quantomeno una e recuperare terreno su giallorossi o lariani.

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  • IL DALL’ARA, UN TERRENO DI CACCIA PER LA JUVE

    Chiaro che quando Bologna e Juventus scenderanno in campo si partirà dallo 0-0 e i precedenti non conteranno nulla; la storia recente, però, dice che i bianconeri al Dall’Ara se ne sono tolte tante di soddisfazioni negli ultimi anni.

    Per l’ultima sconfitta nello stadio dei rossoblù bisogna infatti tornare all’ormai lontanissimo 29 novembre 1998. Un’era geologica fa in termini calcistici: era quella la Juventus di Marcello Lippi, in campo c’erano Tudor (che fino a poche settimane fa sedeva sulla panchina bianconera), Conte (oggi alla guida del Napoli), Filippo Inzaghi ed un certo Zinedine Zidane, e ad imporsi furono i rossoblù guidati da Carlo Mazzone per 3-0 grazie alle reti di Paramatti, Signori e Fontolan.

    Da allora, considerando anche la Coppa Italia, all’ombra delle Due Torri la Vecchia Signora ha raccolto ben diciassette vittorie accompagnate da otto pareggi, gli ultimi tre dei quali consecutivi.

    Il campo dirà se la tradizione verrà rispettata o se il Bologna riuscirà a spezzare quella che è diventata una sorta di maledizione.

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  • Conceiçao DavidGetty Images

    SERVIRANNO I GOAL DEGLI ATTACCANTI

    Contro un Bologna certamente galvanizzato dalla splendida vittoria in rimonta sul campo del Celta Vigo in Europa League, ma anche con qualche defezione importante tra difesa e centrocampo, fondamentale sarà ovviamente l’apporto degli attaccanti.

    La Juventus affronterà una delle squadre che gioca meglio in assoluto in Italia e che ha nel reparto avanzato proprio una delle sue armi migliori (i felsinei hanno sin qui segnato cinque goal in più rispetto ai bianconeri, incassandone due in meno) e bisognerà ovviamente rispondere a tono in una partita che si preannuncia dai ritmi molto elevati.

    Spalletti non potrà contare sull’infortunato Vlahovic e in avanti dovrebbe affidare una maglia da titolare a David, che nel corso delle ultime due settimane ha dato qualche segnale di ripresa.

    L’attaccante canadese ha segnato nelle ultime due uscite di Champions League contro Bodo/Glimt e Pafos, ma in Serie A è fermo a quota un goal: quello siglato nella prima giornata nel 2-0 al Parma.

    Normale che molte delle speranze della Vecchia Signora passeranno anche dalle sue intuizioni, così come passeranno da quelle di Yildiz, che è il miglior marcatore stagionale dei bianconeri e che in campionato si è già spinto fino a quota cinque.

    Più difficile pensare ad un Openda dal 1’: per lui fin qui sono state solo tre le presenze da titolare nel torneo, mentre alla casella goal figura ancora uno zero in undici gettoni complessivi.

    L’attacco fin qui ha rappresentato per la Juventus una delle note dolenti della stagione e serviranno anche i suoi goal per assicurarsi un Natale a ridosso delle posizioni che contano davvero.

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