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Ikay Gundogan Toni Kroos GermanyGetty

La Germania vola grazie alla ‘vecchia guardia’: dopo Kroos è Gundogan ad incantare

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L’obiettivi era di quelli ampiamente alla portata, ma alla Germania va dato il merito di aver fatto sembrare tutto incredibilmente facile.

La Nazionale guidata da Julian Nagelsmann, dopo aver travolto all’esordio la Scozia con un nettissimo 5-1, ha centrato la sua seconda vittoria consecutiva a Euro 2024 e, battendo l’Ungheria per 2-0, ha staccato il pass per gli ottavi di finale (la prima squadra a riuscirci nel torneo).

Un traguardo raggiunto senza particolari affanni, anche se la partita con i magiari è stata più intensa rispetto a quella del debutto, e grazie ad un’evidente superiorità tecnica mostrata.

La Germania, dal centrocampo in su, è stata forse la rappresentativa che sin qui ha più convinto, una squadra che ha abbinato buone trame a tanta concretezza.

Merito delle qualità di talenti come Musiala, Wirtz ed Havertz, ma anche della bravura dei campioni che compongono la ‘vecchia guardia’.

  • Toni Kroos Germany 2024Getty Images

    KROOS E’ LA CERTEZZA A CENTROCAMPO

    Così come già successo nella partita di esordio contro la Scozia, Toni Kroos si è preso le chiavi del centrocampo e non le ha lasciate a nessuno.

    Il fuoriclasse tedesco ha dimostrato ancora una volta, ormai a poche partite dal ritiro già annunciato, di essere l’uomo che tanto è mancato alla Germania nel corso degli ultimi tre anni.

    Ogni pallone è passato dai suoi piedi e tutte le azioni offensive sono di fatto state innescate da sue intuizioni. Rispetto alla sfida con la Scozia (quando ha completato 101 passaggi su 102) è stato meno preciso, ma alla fine ha comunque viaggiato alla media del 95% dei passaggi riusciti (124 su 131).

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  • GUNDOGAN IL TRASCINATORE

    Già contro la Scozia aveva fatto benissimo, ma la sua prestazione era stata in qualche modo offuscata da quella dei vari Wirtz, Kroos e Musiala.

    Ilkay Gundogan invece contro l’Ungheria si è meritato, senza ombra di dubbio, la palma di MVP della partita.

    Non solo ha confezionato l’assist per Musiala in occasione dell’1-0, ma al 67’ ha segnato la rete che ha consentito alla Germania di chiudere con largo anticipo i giochi.

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  • Ilkay Gundogan Alemania Germany Euro 2024THOMAS KIENZLE/AFP via Getty Images

    UNO DEI SEGRETI DELLA GERMANIA

    Gundogan si sta rivelando uno dei veri segreti di una Germania che, quando si avvicina alla trequarti avversaria, dà sempre l’impressione di poter creare qualcosa di pericoloso.

    Schierato nel terzetto alle spalle dell’unica punta, il centrocampista del Barcellona ha galleggiato tra le linee mandando in confusione la retroguardia dell’Ungheria.

    Una prova da campione vero capace di mettere a disposizione della sua squadra non solo qualità fuori dal comune che tutti gli riconoscono, ma anche un enorme bagaglio di esperienza.

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  • SEMPRE NELLA META’ CAMPO AVVERSARIA

    Complici probabilmente anche le 33 primavere già ampiamente compiute, Gundogan è stato sgravato da tutti i compiti difensivi.

    Nagelsmann lo schiera nei pressi dell’area avversaria e, anche contro l’Ungheria, quasi mai lo si è visto arretrare oltre la linea del centrocampo.

    Gundogan, quando si è spostato, lo ha fatto soprattutto per andare a sinistra a duettare con Wirtz o con un Mittelstadt sempre pronto a proporsi in fase offensiva.

    Una sorta di playmaker offensivo della quale la Germania oggi non può fare a meno.

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