La Georgia e Kvaratskhelia nella storia: prima qualificazione agli Europei

Quella che si è giocata alla Boris Palchadze Dinamo Arena di Tbilisi non è stata una partita indimenticabile dal punto di vista tecnico.

Troppo grande la posta in palio per lasciare spazio allo spettacolo e alle occasioni da rete. Georgia e Grecia si sono equivalse in campo, facendosi preferire ora l’una nel primo tempo, ora l’altra nel secondo.

Ad avere la meglio sono state le difese e, dopo lo 0-0 nel 90’ regolamentari, qualcosa in più si è vista solo nei supplementari, quando la fatica ha allungato le due squadre.

Alla fine ad avere la meglio quella che si è dimostrata più precisa alla lotteria dei rigori: la Georgia nel ha trasformati quattro, contro i soli due degli ellenici.

L’uomo più atteso della serata era ovviamente Khvicha Kvaratskhelia.

Alla stella del Napoli il compito di trascinare la sua Nazionale verso un traguardo storico, ma le cose non sono andate come previsto.

A ‘Kvara’ infatti, per tutta la partita è stato riservato un trattamento speciale, fatto anticipi, entrate ruvide ed anche qualche provocazione.

La gara di Kvaratskhelia si è poi conclusa al minuto 109, quando si è dovuto arrendere ad un problema muscolare.

Quella della Georgia è una Nazionale giovane. Fino al 1991 il Paese è stato inglobato nell’Unione Sovietica e quindi tutti i suoi migliori giocatori confluivano in quella che era un’unica rappresentativa.

Per la sua prima partita di qualificazione agli Europei si è dovuto attendere il 1994, quando l’esordio coincise con una sconfitta contro la Moldavia.

L’ottavo tentativo è stato dunque quello buono, anche se Kvaratskhelia e compagni hanno dovuto compiere il tragitto più lungo per giungere al sospirato pass.

Classificatasi solo al quarto posto nel Gruppo di qualificazione A alle spalle di Spagna, Scozia, Norvegia e davanti solo a Cipro (2 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte), la Georgia ha potuto accedere agli spareggi grazie all’ottimo cammino nella Nations League 2022-2023.

Le cinque vittorie, accompagnate da un pareggio, in un girone che comprendeva anche Bulgaria, Macedonia del Nord e Gibilterra, le sono valse la promozione in Lega A e soprattutto il ‘paracadute’ degli spareggi di qualificazione agli Europei.

Il resto è storia recente: i successi contro Lussemburgo (2-0 senza lo squalificato Kvaratskhelia in campo) e Grecia le hanno consentito di spingersi fin dove mai si era spinta.

Decisivo per la qualificazione a Euro 2024, anche l’ottimo lavoro svolto da Willy Sagnol.

Diventato commissario tecnico della Georgia ad inizio 2021, nelle sue prime nove partite ha accumulato qualcosa come sette sconfitte (con diciassette goal subiti), accompagnati da un pareggio ed un’unica vittoria.

Un ruolino di marcia disastroso, ma dall’ottobre dello stesso anno qualcosa è cambiato. Ha trovato la quadratura del cerchio affidandosi ad una difesa a tre e da allora in poi ha totalizzato nelle successive nove gare sette vittorie e due pareggi che hanno spinto la Georgia in una nuova dimensione.

Quella che si presenterà a Euro 2024 sarà una Nazionale che nel Gruppo F dovrà vedersela con Turchia, Portogallo e Repubblica Ceca, tre squadre sulla carta più forti.

Nessun obiettivo verrà probabilmente fissato: quello che è certo è che ogni minuto della spedizione in Germania varrà un pezzo di storia.

A rendere ancora più epica la vittoria contro la Grecia, quanto accaduto dopo l’ultimo rigore trasformato da Kvekveskiri.

Molti degli spettatori che hanno seguito la partita dagli spalti, si sono riversati in campo dando vita alla più attesa delle ‘invasioni’.

Un momento di gioia incredibile anche per Kvaratskhelia che, avvolto nel suo giubbotto, si è sdraiato sul terreno di gioco e si è lasciato andare ad un pianto liberatorio.