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Piccoli CagliariGetty Images

La Fiorentina piazza il colpo in attacco: perché ha preso Piccoli avendo già Dzeko e Kean

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Per l’ufficialità ci sarà da attendere ancora un po’ probabilmente, ma ormai non sembrano esserci più dubbi: Roberto Piccoli sarà un nuovo giocatore della Fiorentina.

Il club gigliato dunque, piazza un importante colpo di mercato assicurandosi uno degli attaccanti in ascesa del calcio italiano. Un acquisto non banale, non solo per la qualità di un giocatore che è reduce da una stagione in doppia cifra con il Cagliari, ma anche per quello che sarà un investimento complessivo molto pesante.

La Fiorentina ha deciso di puntare forte su un elemento che andrà a rafforzare un reparto che già comprende elementi del calibro di Moise Kean, Edin Dzeko ed Albert Gudmundsson e che con Piccoli adesso può diventare tra i più completi dell’intera Serie A.


  • Cagliari Piccoli Serie AGetty Images

    UN COLPO DA RECORD

    Quella che porta Roberto Piccoli alla Fiorentina è un’operazione che, comunque andranno le cose in campo, è già destinata ad entrare nella storia del club gigliato.

    La società viola ha dovuto fare i conti con la ferrea posizione del Cagliari che non ha accettato l’ipotesi di un prestito con obbligo di riscatto, cosa questa che avrebbe posticipato di un anno la parte più importante dell’esborso, ma che ha anzi voluto chiudere l’operazione a titolo definitivo.

    Piccoli approderà alla Fiorentina a fronte di un investimento da 25 milioni di euro, ai quali poi eventualmente aggiungere altri 5 di bonus.

    L’attaccante classe 2001 è dunque già ad oggi il secondo giocatore più caro di sempre della storia della Fiorentina, alle spalle del solo Nico Gonzalez che nell’estate del 2021 venne prelevato dallo Stoccarda per 27 milioni di euro, ma potrebbe prendersi a breve il primato in solitaria.

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  • Kean PiccoliGOAL

    UN VECCHIO PALLINO

    Il grande investimento fatto, dimostra quanto la Fiorentina avesse voglia di puntare su Roberto Piccoli.

    L’attaccante cresciuto nell’Atalanta e con un passato anche allo Spezia, al Genoa, al Verona, all’Empoli e al Lecce, è un vecchio pallino dei dirigenti gigliati, tanto che il suo nome è iniziato a circolare con forza già nel corso delle battute finali della scorsa stagione, quando tanto bene stava facendo con la maglia del Cagliari.

    Di Piccoli in viola si è parlato con forza anche ad inizio luglio, quando per due settimane ha avuto validità la clausola rescissoria che avrebbe permesso a Moise Kean di liberarsi per 52 milioni di euro.

    Piccoli, nel giro di poco più di un mese, è dunque passato dall’essere il possibile erede di Kean, a suo compagno di squadra.

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  • PIOLI HA SCELTO LE DUE PUNTE

    L’arrivo di Piccoli in viola, regala anche un indizio importante su quella che potrebbe essere la fisionomia della nuova Fiorentina di Stefano Pioli.

    La compagine gigliata ha oggi nell’attacco il suo reparto più forte e completo in assoluto. Poche squadre di Serie A possono contare su tre punte ‘vere’ come Kean, Dzeko e appunto Piccoli, e la cosa lascia pensare che il tecnico viola abbia già le idee molto chiare sul come disegnare la sua compagine.

    Pioli, fin dall’inizio del ritiro, ha deciso di proseguire sul solco tracciato dal suo predecessore Palladino e di affidarsi ad una difesa a tre (sebbene con principi di gioco diversi), con un centrocampo a quattro ed un reparto offensivo che prevede due punte ed un trequartista a supporto, ovvero Albert Gudmundsson.

    Un progetto ambizioso, ma anche l’intenzione di proporre una squadra molto offensiva. Il campo dirà se la Fiorentina in campionato sarà capace di reggere il peso di un attacco così importante, quello che al momento appare certo è che, dando per scontato che Kean sia intoccabile, difficilmente Dzeko e Piccoli andranno a sedersi insieme in panchina.

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  • UN INDIZIO SUL FUTURO DI KEAN?

    Normale che l’arrivo di Piccoli, con annesso grande investimento, sia stato da molti letto anche in ottica Kean.

    Reduce da una stagione strepitosa, probabilmente la migliore della sua carriera, l’ex Juventus è finito nel mirino di diversi club europei che però, ad inizio luglio, non hanno bussato alla porta della Fiorentina per versare i 52 milioni previsti dalla clausola rescissoria.

    Il destino di Kean è oggi nelle mani dunque del club di Rocco Commisso e, nonostante le tante ipotesi fatte nelle ultime ore, la sua permanenza in viola non dovrebbe essere in discussione.

    Questo almeno per questa stagione, il campo poi dirà se il bomber gigliato riuscirà a confermarsi su livelli altissimi e a meritarsi nuovamente l’interesse di tante big.

    Di fatto Piccoli, dal punto di vista numerico, prenderà il posto di Lucas Beltran che, dopo due annate scandite tra alti e bassi, è adesso sul mercato e destinato a lasciare Firenze.

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  • Leicester City v ACF Fiorentina - Pre-Season FriendlyGetty Images Sport

    DIVERSO DA DZEKO

    La Fiorentina ha piazzato, dal punto di vista dell’investimento, un colpo da grande club.

    Sono poche le società italiane che possono mettere sul tavolo cifre simili per un giocatore in ascesa e che non sarà certamente un titolare inamovibile.

    La domanda è infatti lecita: Piccoli sarà titolare o no? La Fiorentina è  attesa da una stagione molto lunga e punta a prolungare il più possibile la sua avventura in Conference League, un grande obiettivo nemmeno troppo nascosto, e quindi serviranno costantemente quelle forze fresche che spesso, nel recente passato, sono mancate in attacco.

    Piccoli andrà a contendere un posto da titolare a Dzeko, ma con caratteristiche diverse, visto che il bosniaco, in questo precampionato, ha agito come una sorta di ‘regista d’attacco’.

    Forse dunque più un vice-Kean, anche se forse questa collocazione può essere riduttiva. Quello che è certo è che a Pioli le alternative non mancheranno e che, dal punto di vista offensivo, potrà contare su un reparto più che completo. 

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