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Raffaele PalladinoGetty Images

La Dea riparte da Palladino, Percassi: “Poteva andare altrove, credo che abbia aspettato l’Atalanta”

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Quella che tornerà in campo alla ripresa del campionato sarà un’Atalanta chiamata a reagire dopo le sconfitta partite negli ultimi due turni contro Udinese e Sassuolo.

Per invertire la rotta, la società orobica ha deciso di esonerare Ivan Juric e di affidare la panchina della squadra a Raffaele Palladino.

Una decisione che l’amministratore delegato nerazzurro, Luca Percassi, ha spiegato in un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’.

  • “CREDO CHE JURIC NON SE L’ASPETTASSE”

    “Scelta umanamente molto dolorosa, la decisione che mi è pesata di più da quando sono dirigente: Juric è un professionista serio e credo anche che non se l’aspettasse. Ma mentre l’Atalanta in Champions è in una buona posizione, in campionato, soprattutto nell’ultimo mese, ci ha preoccupato il trend negativo delle prestazioni, dunque dei risultati: decisivo nelle nostre riflessioni. E prestazioni per noi vuol dire anzitutto un atteggiamento che l’Atalanta non può permettersi di non avere. C’erano state avvisaglie negative a Cremona, confermate a Udine e con il Sassuolo, davanti ai nostri tifosi". 

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  • “TUTTO LASCIAVA PENSARE ALLA PERMANENZA DI GASPERINI”

    “Il dialogo con Gasperini su contratto e squadra si è protratto per tutto l’ultimo mese di campionato, tutti i giorni. Tutto faceva pensare a una sua permanenza, solo il martedì dopo l’ultima partita abbiamo appreso la sua volontà di separarci, assecondata con rammarico. E abbiamo incontrato possibili candidati solo dopo questa presa di coscienza". 

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  • “PALLADINO CI HA ASPETTATO”

    “La principale scintilla per scegliere Palladino? Le sue parole della scorsa estate quando l’abbiamo incontrato: di grande convinzione sul valore della nostra rosa. In cuor suo, credo abbia continuato a sperare in questa chance e abbia aspettato l’Atalanta. Perché poteva andare anche altrove". 

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  • “CI SIAMO ABITUATI ALL’EUROPA”

    "Ci siamo abituati a giocare in Europa e ci teniamo, ma negli ultimi nove anni è capitato anche di non arrivarci, come di arrivare in Champions avendo pochi punti in più di oggi a questo punto della stagione. Oggi l’Atalanta deve essere molto concreta: guardare avanti e anche indietro, ottenere più punti possibili. E poi si vedrà". 

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