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South Korea v Brazil - International FriendlyGetty Images Sport

L’obiettivo è vincere i Mondiali, Ancelotti non si nasconde: “Dobbiamo dare ai brasiliani ciò che desiderano”

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Quella che lo scorso maggio ha portato Carlo Ancelotti sulla panchina del Brasile è stata una delle operazioni più clamorose degli ultimi anni.

Uno dei tecnici più vincenti di tutti i tempi è infatti diventato il commissario tecnico di quella che è da sempre la Nazionale più affascinante del mondo.

Un connubio sensazionale nato con un unico obiettivo: riportare il Brasile sul tetto del mondo.

Ancelotti, in un’intervista rilasciata alla FIFA, ha raccontato come sta vivendo questa nuova avventura.

  • “VOGLIO IMPARARE L’INNO”

    “Ascoltare l’inno è un momento molto speciale per qualsiasi giocatore o allenatore che rappresenti la Seleção.

    Voglio impararlo. Ho un anno per provare a cantarlo con i giocatori, e mi piacerebbe molto.”

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  • “POSSIAMO PREPARARCI AL MEGLIO”

    “Cosa mi è piaciuto di più? Molte cose. C’è la bellezza di una città come Rio e la passione della gente per il calcio.

    Finora tutto è andato bene: ci siamo qualificati e quindi abbiamo il tempo necessario per prepararci al meglio per il Mondiale.

    Mi sto godendo questo periodo. Vivere a Rio è, come si dice in portoghese, muito bonito.”

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  • “UN’OCCASIONE ENTUSIASMANTE”

    “Ho pensato che allenare la Nazionale brasiliana, la più vincente della storia, sarebbe stata una grande occasione.

    L’idea di farlo era entusiasmante. Quando si è presentata l’opportunità, l’ho colta al volo.

    Devo ringraziare ovviamente anche il Real Madrid per avermi dato la possibilità di vivere questa nuova esperienza.”

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  • “IL PAESE SI FERMA PER IL BRASILE”

    “La gente nutre un amore profondo per la maglia del Brasile. Quando gioca la Nazionale, il Paese si ferma: tutti sono concentrati sulla partita.

    I giocatori brasiliani sono generalmente molto talentuosi sembra essere nel loro DNA.”

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  • “VOGLIAMO VINCERE IL MONDIALE DOPO 24 ANNI”

    “La gente ci mostra sempre un grande sostegno. Credo che sia nostra responsabilità, come Seleçao, dare ai brasiliani ciò che desiderano: vincere la Coppa del Mondo per la prima volta in 24 anni”. 

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