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Moise Kean Fiorentina Bologna Serie AGetty

Kean deve ritrovarsi: la sfida con la Juventus può essere l’occasione giusta per lui e per la Fiorentina

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Da una parte una squadra che si presenterà all’appuntamento da ultima in classifica e ancora alla ricerca della sua prima vittoria in campionato, dall’altra una in serie positiva da tre giornate che andrà a caccia di quei punti che possano consentirle di restare aggrappata al gruppo delle prime della classe.

Sarà un Fiorentina-Juventus particolare quello che proporrà il dodicesimo turno di Serie A. Una sfida che, come sempre, avrà un sapore diverso da tutte le altre, data la rivalità che divide le due tifoserie, ma che in questa occasione assume anche i connotati del doppio bivio.

Una partita che per i gigliati arriva nella fase più difficile della loro storia recente, ma forse anche al momento giusto, visto che un’eventuale vittoria garantirebbe quell’iniezione di fiducia necessaria per iniziare un nuovo cammino che oggi, per forza di cose, sembra in salita.

Molte delle speranze della squadra di Paolo Vanoli passeranno per i piedi e per le intuizioni di Moise Kean: il centravanti della Fiorentina, che sarà uno dei grandi ex della gara, è reduce da un inizio di stagione deludente e proprio contro la Juve sarà chiamato a dare quelle risposte che tutta Firenze attende da tempo.

  • Kean FiorentinaGetty

    A DISPOSIZIONE PER FIORENTINA-JUVENTUS

    Moise Kean è tornato nei giorni scorsi in gruppo dopo aver saltato lo scontro diretto con il Genoa prima della sosta e anche il doppio impegno con la Nazionale.

    A fermare l’attaccante gigliato è stato un trauma alla tibia sinistra riportato nel corso della partita di Conference League giocata da subentrante sul campo del Mainz.

    Un infortunio non grave, ma che ha richiesto il giusto tempo per essere smaltito, tanto che per giorni si è parlato di una sua presenza in forte dubbio per Fiorentina-Juventus.

    Essendo tornato abile e arruolabile, Kean dovrebbe invece scendere regolarmente in campo dal 1’ contro la sua ex squadra: Vanoli infatti, qualora le condizioni lo consentissero, difficilmente rinuncerà al suo uomo migliore in una partita così importante.

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  • UN INIZIO DI STAGIONE IN SALITA

    Moise Kean è stato letteralmente inghiottito dal periodo estremamente negativo nel quale si è ritrovata la Fiorentina nel corso della gestione Pioli.

    L’attaccante, che nella scorsa stagione proprio a Firenze si è rilanciato alla grande trovando quei goal e quella continuità di rendimento che gli hanno consentito di imporsi come una delle punte più forti e complete del panorama calcistico europeo, nel corso di questa annata solo di rado è riuscito a esprimersi ai livelli ai quali aveva abituato il popolo viola.

    Non solo ha offerto meno in termini di goal, ma non è riuscito a garantire quel lavoro che, sotto la gestione di Palladino, lo aveva portato a reggere per mesi da solo il peso dell’attacco sulle sue spalle, e ha mostrato un’insolita imprecisione sotto rete.

    La Fiorentina ha bisogno anche del suo uomo migliore per tirarsi fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione e chissà che proprio la sfida con la Juve non possa consentirgli di ritrovare la verve smarrita.

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  • SOLO DUE GOAL IN CAMPIONATO

    I numeri di Moise Kean parlano chiaro: l’attaccante gigliato ha segnato appena due goal nei primi undici turni di campionato.

    Undici giornate scandite da dieci presenze, tutte da titolare, con la sola gara di Genova — la prima della gestione Vanoli — saltata.

    Kean ha trovato la via della rete nella sconfitta interna contro la Roma di inizio ottobre e soprattutto nel più recente pareggio per 2-2 contro il Bologna quando, in pieno recupero, ha trasformato un calcio di rigore che ha consentito di mettere in cascina un punto pesantissimo.

    Un saldo negativo rispetto allo scorso campionato quando, allo stesso punto del torneo e con una partita saltata come in questa stagione, aveva già messo a segno cinque reti, più del doppio delle attuali.

    Cinque goal che erano valsi un punto contro il Monza e tre rispettivamente contro Roma e Torino. Alla Fiorentina ultima in classifica sono dunque mancate, oltre alle sue prestazioni, anche quelle marcature spesso decisive dodici mesi fa.

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  • Kean Juventus FiorentinaGetty Images

    UN GRANDE EX DELLA GARA

    Quella contro la Juventus sarà per Moise Kean una partita ovviamente diversa da tutte le altre.

    È infatti cresciuto con i colori bianconeri addosso, diventando nel 2016 il primo giocatore nato negli anni 2000 a esordire in Serie A e in Champions League.

    Un talento straordinariamente precoce, che però all’ombra della Mole ha faticato a esprimere tutto il suo potenziale, tanto che la sua avventura in bianconero è stata scandita anche dalle parentesi al Verona, all’Everton, al PSG e ancora all’Everton, prima di chiudersi nell’estate del 2024 dopo un’annata segnata da problemi fisici e nessun goal messo a referto.

    A Firenze la definitiva esplosione, confermata anche dai numeri: Kean ha messo a segno più reti in un anno e mezzo con la Fiorentina (27 in 53 partite) che nella sua lunga parentesi alla Juve (22 in 123 presenze).

    Ora sulla sua strada ritroverà quella Vecchia Signora alla quale ha già fatto goal nello scorso campionato: in quella occasione non ha esultato per rispetto del suo passato, questa volta la rete potrebbe avere un effetto liberatorio sia per lui che per la Fiorentina.

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